Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi parteciperà alla commemorazione delle vittime dell’attentato di ieri mattina, in una cappella della cattedrale copto-ortodossa del Cairo. Il bilancio ufficiale dell’esplosione è di 23 morti e 49 feriti (in prevalenza donne e bambini), mentre secondo alcuni media, le vittime sono 25.
Dopo i funerali, ha riferito all’agenzia Fides, Antonios Aziz Mina, vescovo copto-cattolico di Guizeh, una processione guidata dal patriarca copto-ortodosso Tawadros II, si recherà presso il monumento del milite ignoto per la commemorazione laica, alla presenza del capo dello stato e di altre autorità civili, che porgeranno le loro condoglianze ai parenti delle vittime.
Senza precedenti è anche la proclamazione di tre giorni di lutto nazionale, da parte di Al Sisi, che già lo scorso Natale aveva partecipato – primo presidente egiziano della storia – alla veglia di Natale nella cattedrale copto-ortodossa. “Il Presidente – ha commentato Anba Antonios Aziz Mina – vuole mostrare anche con atti pubblici che considera i copti come una componente fondamentale e far vedere che i cristiani copti sono una componente imprescindibile della società egiziana”.
Da parte sua, lo stesso Al Sisi, dopo l’attentato, ha dichiarato: “Il terrorismo prende di mira i copti e i musulmani, ma non fa altro che renderci più forti e più uniti”.
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Strage al Cairo: anche il presidente Al Sisi commemora le vittime
Secondo il capo dello stato egiziano, il terrorismo, prendendo di mira sia cristiani che musulmani, finirà per rendere più unito il paese