Sono cominciate ieri le operazioni di disarmo da parte degli ex guerriglieri delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia, le cosiddette Farc, e si aspettano ora la liberazione anticipata dei loro compagni catturati dall’esercito regolare. Ad annunciarlo è stato un capo del movimento di stampo marxista all’indomani dell’entrata in vigore del cosiddetto accordo di pace bis, approvato lo scorso giovedì dal Parlamento colombiano.
Un segno della forte volontà di instaurare la pace nel Paese, dopo circa 50 anni di sanguinoso conflitto armato tra le autorità di Bogotà e la guerriglia marxista delle Farc. Questo, nonostante la popolazione abbia bocciato con il referendum del 2 ottobre scorso il primo accordo siglato tra Governo e Far, siglato a Cartagena de Indias a fine settembre. Il nuovo documento conta di circa 300 pagine ed è stato approvato con 75 voti a favore e nessun voto contrario, ha precisato la segreteria del Senato.
Prima del passaggio definitivo di fronte alla Camera dei deputati, che comincerà a discuterlo da oggi, il testo è stato esaminato dal Senato che ha audito Humberto de la Calle, capo negoziatore per conto del governo. Il quale ha affermato di fronte ai senatori che sarebbe “un errore non cogliere l’opportunità di approvare quest’accordo e metterlo in prativa rapidamente; da parte sua l’Alto commissario per la pace Sergio Jaramillo ha sottolineato “l’urgenza di approvare la sua messa in opera”. Il patto prevede il disarmo delle Farc e la loro trasformazione in partito politico. “Le Farc – ha detto Jaramillo – non possono restare eternamente una guerriglia, devono abbandonare le armi e passare alla legalità”.
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Colombia verso la pace: iniziato disarmo degli ex guerriglieri Farc
L’operazione all’indomani dell’entrata in vigore dell'”accordo di pace bis”, approvato giovedì scorso dal Parlamento colombiano