Sono vent’anni che vado al Meeting di Rimini. Come inizia l’estate mi prende come una piacevole nostalgia, e immagino che nella seconda metà di agosto sarò di nuovo al Meeting.
Si tratta, senza dubbio, della manifestazione di cultura cattolica più rilevante e riuscita del mondo intero. Un luogo dove nel giro di una settimana si incontrano centinaia di ospiti importanti. Uomini di diversi nazioni e continenti, di differente religione, di culture particolari.
Un coacervo di occasioni per noi giornalisti: si possono intervistare personaggi e testimoni di cui hai letto i libri, visto i film, ascoltato le battute, o la prosa di teatro. Puoi incontrare cardinali, missionari, eremiti, martiri, di cui hai sentito la storia.
A Rimini ci si può parlare, sentire dal vivo i racconti di cristiano eroismo e santità. E poi le testimonianze di umana solidarietà, carità, condivisione, commozione.
Per molto tempo, tanti che non sono mai andati al Meeting, esprimevano pregiudizi, sostenendo che si tratta di una manifestazione prettamente politica organizzata dalla Compagnia delle Opere e da Comunione e Liberazione.
Certo, non c’è dubbio che si parla tanto di politica. Al Meeting si sono alternati Presidenti della Repubblica, Primi Ministri, Ministri vari di ogni dove, ed anche esponenti di Partito.
Ma la maggior parte del pubblico va a frotte a visitare le mostre, frequenta gli incontri con conferenze che toccano temi culturali e spirituali.
Quello che più intriga e che dà tono a tutta la manifestazione è che tutti gli invitati ed il numerosissimo pubblico, sono sfidati a riflettere, commentare e approfondire il tema del Meeting, che quest’anno è: “Tu sei un bene per me”.
Banchieri, imprenditori, sindacalisti, lavoratori, giovani, donne e pensionati, tutti sono sfidati a guardare i alto confrontandosi con il tema del Meeting.
E poi, sempre manifestazioni in cui si cerca il bello, il buono, il vero. Arte, scienza, musica, cinema, non c’è campo dello scibile che in qualche modo non venga toccato e indagato.
Per quanto mi riguarda, il Meeting è anche il luogo dove incontro tantissimi amici, dispersi per l’Italia e per il mondo. Con loro condivido idee, progetti, lauti pranzi e cene.
Scherziamo e ridiamo insieme, contenti di esserci rivisti, entusiasti di condividere buoni progetti.
E forse l’aspetto più piacevole è proprio questo. Il Meeting è un luogo di incontro di popolo. Una volta dentro si respira umanità, condivisione, fratellanza.
I volontari a centinaia, sono allegri, gentili, disponibili, anche quando svolgono servizi duri e noiosi come state all’ingresso sotto il sole per indirizzare gli autoveicoli nella varie parti del parcheggio.
Insomma, se ci vai una volta rimani contagiato. Non può esserci estate senza Meeting.
Senza Meeting non posso stare
Grande nostalgia per l’evento culturale e spirituale, tra i più rilevanti della cultura cattolica, che si svolge nella seconda metà di agosto a Rimini