Iraqi christians united in prayer

ACN

Iraq. Inaugurata una nuova chiesa per i profughi cristiani

Intitolata a Maria Madre del Perpetuo Soccorso e finanziata con le offerte dei fedeli. Patriarca Sako: “Non emigri chi vuole custodire nella propria terra il dono ricevuto della fede”

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Un segno di speranza arriva dall’Iraq. Ieri il Patriarca caldeo Louis Raphael I Sako ha inaugurato una chiesa ad Ankawa, sobborgo a maggioranza cristiana della città di Erbil, dove hanno trovato rifugio molti cristiani fuggiti dai villaggi della Piana di Ninive, occupati dai terroristi dell’Isis.
La chiesa è intitolata a Maria Madre del Perpetuo Soccorso (come l’icona donata da Papa Pio IX ai Padri Redentoristi esattamente 150 anni fa, nel 1866). Finanziata anche con le offerte dei fedeli, alla chiesa faranno capo le iniziative e le attività liturgiche, sacramentali e caritative legate in particolare alla cura pastorale dei rifugiati.
Durante l’omelia – riferiscono le fonti ufficiali del Patriarcato caldeo, riprese dall’agenzia Fides – il Patriarca Sako ha descritto la nascita della nuova chiesa come un segno del vincolo che lega i cristiani iracheni alla terra dei loro padri, ribadendo che l’emigrazione verso Paesi lontani “non è la soluzione da cercare” per chi vuole davvero custodire nella propria terra il dono ricevuto della vita cristiana.

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ZENIT Staff

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