È il celeste nelle sue innumerevoli sfumature, il protagonista della personale di Lorenzo Migliaccio, Tracce di Blu, che si ispira al mare e alla carica espressiva delle sue onde e dei suoi repentini mutamenti.
L’artista è un ingegnere meccanico napoletano con la passione per il mare e le barche a vela ed è proprio questo amore incondizionato per gli spazi incontaminati del Mediterraneo a spingerlo verso la pittura, dapprima come hobby, sino a farne una vera professione.
E come un Monet del mare nelle sue impressioni del sole nascente, Migliaccio rappresenta, nel suo trittico, una prospettiva unica del mare al tramonto, all’alba e nel pomeriggio: uno spaccato di un’isola selvaggia e unica, circondata da scogli e da una balaustra, che rappresenta l’osservatorio privilegiato dell’autore. E mentre in questi primi dipinti, la pennellata è “espressionista” più densa e carica di significati nei successivi, tende ad assottigliare il tratto verso una stilizzazione post-moderna, che assomiglia più a una foto che alla carica del colore a olio.
Un processo che ha indotto Migliaccio a prediligere i colori primari: nero, bianco e blu e una nitidezza che riecheggia il mare in tempesta di Edouard Manet e le sue Battle of the Kearsarge and the Alabama 1864. Una ricerca cromatica e individuale che attraverso il colore, vuole, in realtà, sondare gli abissi dell’animo umano.
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Personale Pittorica di Lorenzo Migliaccio
dal 10 al 19 giugno 2016 presso Time Light Open Art
Via Vincenzo Bellini 42 Napoli
Copyright: Lorenzo Migliaccio
Tracce di blu: pennellate mediterranee
Fino a domenica prossima a Napoli, la personale pittorica di Lorenzo Migliaccio