Una raccolta di brevissimi racconti di una studentessa disabile, che frequenta il terzo anno del Liceo di Scienze Umane di Orvieto in provincia di Terni, indirizzo sociopedagocico, ideati per affrontare e superare un problema che affligge i bambini e i ragazzi nell’età dello sviluppo nelle scuole di ogni ordine e grado: il bullismo.
Fenomeno che genera dolore e angoscia minando nel profondo la libertà di espressione dei ragazzi che lo subiscono fino ad indurli a compiere gesti estremi, come tragicamente riportato dalle cronache.
Nel suo e-book Il Vento della Felicità, Chiara Esposito trae il linguaggio e i simboli per raccontare le sue storie dalle note fiabe rappresentate dalla Disney in film d’animazione visti da bambina e conosciuti dalla gran parte dei suoi coetanei: sirenette danzanti in fondo al mare, eroi alle prese con grandi prove da superare, matrigne, sorellastre, principi e principesse.
I titoli sono inevitabilmente riconducibili alle storie più note come Le dodici fatiche di Ercolina; La Sirenetta; Cenerentola, eccetera. Segue un sottotitolo che esplicita il concetto cardine della storia ed il suo intento pedagogico d’ispirazione autobiografica, affermando l’originale interpretazione e rielaborazione da parte dell’autrice.
Ecco che “La tristezza”, “L’apparenza”, il “Non avere barriere”, “Verità e bugie”, “Il destino”, “Il coraggio di crescere” delineano la mappa di un percorso di crescita personale che si snoda tra il labirinto di pregiudizi in cui spesso ci perdiamo o ci nascondiamo, e ci porta verso una visione più ampia del mondo, più globale e inclusiva, positiva, ottimista e solare.
Nelle riflessioni finali Chiara ci confida il suo segreto, la sua “ricetta” personale per essere felici.
Tra “gli ingredienti” troviamo la fiducia nel proprio destino; il coraggio; la tenacia; la forza di volontà; l’amicizia; il tutto condito immancabilmente con abbondante sorriso. Il sorriso nei suoi racconti è spesso rappresentato come un’arma invincibile che irradia bellezza autentica che si espande e contagia tutti.
Chi ha suggerito a Chiara da bambina il segreto della felicità? “È stato il vento”, confessa, che le parlava sin dalla sua primissima infanzia nelle solitarie e lunghe giornate trascorse in camera della nonna; il vento soffiava spesso tra le fronde di un imponente abete e, bisbigliando fruscianti parole dalla finestra, le aveva rivelato il profondo mistero della vita, un dono da accogliere con gratitudine e gioia.
Così in un regno in fondo al mare nasce Clarissa, una sirenetta che vive fin da bambina in una conchiglia perché i medici le hanno diagnosticato un difetto alla nascita: la sua coda le impedisce di nuotare come tutte le altre sirene.
Nella sua conchiglia è al sicuro, può aprirsi solo al suono del suo canto per essere accudita quando lo desidera ma vuole di più.
Autonomia, libertà, amicizia, amore che riuscirà ad ottenere aprendosi all’altro, il figlio di un servitore. Max e Clarissa diventeranno amici e lui la aiuterà a superare i suoi limiti con impegno, motivazione e gioia, perché i limiti siamo noi a crearli quando diamo il potere ad altri di soffocare la nostra speranza e i nostri sogni, a volte solo perché rivestono ruoli autorevoli come i medici.
Quasimoda invece è una bambina “deforme” cresciuta nel campanile di Notre Dame per volere di Trollo costretta alla solitudine e all’isolamento. Come tutti i personaggi dei racconti di Chiara, anche Quasimoda, pur trovandosi in una situazione di forte disagio, sceglie di affrontare il suo problema in modo costruttivo: coltiva la lettura e lo studio, osserva la vita che scorre dall’alto della torre, immagina e scrive racconti. Un giorno decide di infrangere il divieto di Frollo di uscire dalla torre, luogo di prigionia ma anche di protezione, per immergersi nella realtà che fino a quel momento aveva potuto osservare solo dall’alto. Partecipa coraggiosamente ai festeggiamenti del popolo dove incontra il giovane Esmeraldo, anche qui c’è l’apertura all’altro, il saper accogliere l’amicizia e l’amore come doni gratuiti che ci aiutano a crescere e ad essere liberi. Esmeraldo ha saputo andare oltre le apparenze innamorandosi del sorriso di Quasimoda.
Semplici, immediate, ricche di forza, le storie di Chiara sono una grande risorsa da utilizzare in laboratori didattici con bambini e ragazzi, nelle scuole, negli asili per affrontare temi quali il bullismo e la diversità.
Che cos’è in fondo la crescita se non superare i propri limiti? I propri condizionamenti? False affermazioni a cui decidiamo di credere (“sono brutto”; “non mi amerà mai nessuno”; “non ce la farò mai”; ecc.)
Quanti siti internet vengono visualizzati quotidianamente da adulti in cerca di un coach che li aiuti a risollevarsi da fallimenti nel business e nella vita per raggiungere i propri sogni e le proprie aspirazioni. La scuola per prima dovrebbe saper educare alla vita, aiutarci a capire chi siamo, chi sono gli altri, chi sognavamo di diventare, come realizzare i nostri sogni, quale tipologia di ostacoli troveremo nel nostro cammino e come superarli.
Un lavoro su di sé, per affermare la nostra individualità nel rispetto di quella altrui. Un invito a lavorare sui propri talenti come quello di Chiara per la scrittura. Scrittura creativa che trasforma Cenerentola in Carlotta, una giovane stilista piena di talento che elabora i suoi abiti di nascosto dalla matrigna e dalle sorellastre, invidiose proprietarie di una sartoria ma alla fine, nonostante le avversità, riuscirà ad affermarsi. “E le sorellastre? Chiusero la sartoria e si misero a fare le sarte nell’atelier di Carlotta”.
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L’e-book è scaricabile gratuitamente al seguente indirizzo:
http://www.iisacp.gov.it/il-vento-della-felicitadi-chiara-esposito/
Se Cenerentola diventa una stilista…
Chiara Esposito, studentessa disabile in un liceo di Orvieto, ha realizzato versioni “moderne” delle fiabe tradizionali, per combattere pregiudizi e bullismo