All’inizio del 2017 entrerà in funzione l’ospedale di Hassaké, che accoglierà le vittime della guerra in Jazira, nel nord-est della Siria. “È un segno di speranza e anche della nostra tenacia ad andare avanti, nonostante la tragedia che ci è toccato di vivere”, ha dichiarato monsignor Jacques Behnan Hindo, arcivescovo siro-cattolico di Hassaké-Nisibi.
Il progetto della struttura sanitaria ebbe origine una decina d’anni fa, quando i venti di guerra sembravano lontani. Con la collaborazione dell’arcidiocesi siro-cattolica di Hassaké-Nisibi, che mise a disposizione dei terreni, un team formato dieci medici (nove cristiani e un musulmano) ha trovato i fondi e le autorizzazioni.
In programma per il 2011, l’inaugurazione dell’ospedale fu pregiudicata dall’inizio del conflitto in Siria, durante il quale i locali diventarono basi logistiche per le milizie curde, finendo poi bombardati dall’esercito governativo, prima che i curdi ne riprendessero possesso.
“Finalmente, dopo faticose trattative – ha dichiarato all’agenzia Fides l’arcivescovo Hindo – abbiamo avuto dai soldati curdi l’assicurazione che presto lasceranno libera la struttura, e abbiamo sottoscritto il contratto finale. Dovremo restaurare le parti danneggiate, ma se tutto va bene, potremo aprire con il nuovo anno i primi reparti”.
“Nei progetti che abbiamo – prosegue il presule siro-cattolico – sarà il più grande ospedale della regione, con 6 mila metri quadrati di laboratori e reparti per curare anche le patologie oncologiche e cardiologiche. Sarà anche un segno importante che i cristiani possono e vogliono realizzare opere che siano sempre al servizio di tutti, fuori da ogni settarismo”.
L’inaugurazione dell’ospedale cristiano di Hassaké è prevista per il 1° gennaio 1917.
Syrian girls in Aleppo - flickr
Siria: inaugurazione ospedale cristiano di Hassaké prevista per il 2017
All’inizio del prossimo anno aprirà l’attività la struttura sanitaria rimasta in sospeso a causa della guerra