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Dorothy Day verso gli altari. Arcidiocesi di New York annuncia apertura inchiesta canonica

Verranno raccolte le testimonianze su vita e opere della donna da presentare alla Congregazione per le Cause dei Santi, al fine di determinare le “virtù eroiche” e dichiararla “venerabile”

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L’arcidiocesi di New York ha annunciato l’apertura dell’inchiesta canonica relativa alla “serva di Dio, Dorothy Day”,la cattolica statunitense fondatrice del Catholic Worker Movement (il Movimento dei lavoratori cattolici), scomparsa nel 1980. Lo riferisce L’Osservatore Romano.
In questa fase vengono raccolte le testimonianze intorno alla vita e alle opere della donna da presentare alla Congregazione per le Cause dei Santi in Vaticano, al fine di determinarne le “virtù eroiche” e dichiararla “venerabile”. Una definizione, secondo l’iter tradizionale, necessaria per la richiesta di beatificazione e la canonizzazione di questa donna.
Nel 2000, su richiesta del cardinale John O’Connor, il Vaticano ha fornito il suo nulla osta e Dorothy Day è stata dichiarata serva di Dio. Dalla fine dello scorso aprile erano iniziati gli interrogatori dei testimoni oculari, in tutto una cinquantina di persone, che hanno seguito da vicino l’esperienza della donna, come spiegava il postulatore, monsignor Gregory A. Mustaciuolo.  Il cardinale Timothy Dolan, arcivescovo di New York, ha provveduto poi a nominare una commissione storica incaricata di ricostruire il contesto culturale in cui ha operato la Day, mentre degli esperti teologi hanno il compito di vagliarne la vasta produzione pubblicistica.

Donna di grande spessore umano, culturale e spirituale, Dorothy Day, nata a New York l’8 novembre 1897, è stata una giornalista e attivista sociale divenuta celebre soprattutto per le sue campagne in difesa dei poveri e dei senza casa. L’anno fondamentale per la sua vita è il 1927, quando si converte al cattolicesimo. Da allora, la fede cristiana corroborerà tutta la sua esperienza sociale e politica, iniziando così un’importante presenza con i lavoratori che la porterà a fondare nel 1933, insieme a Peter Maurin, il Catholic Worker Movement. Da qui anche la nascita di “case di ospitalità” per i poveri che rapidamente si diffusero anche oltre i confini statunitensi.
Nel discorso al Congresso degli Stati Uniti, il 24 settembre 2015, Papa Francesco ha annoverato la figura di Dorothy Day tra quelle dei quattro “grandi americani” che con la loro testimonianza hanno saputo incarnare valori fondamentali per la costruzione di un “futuro migliore”. Gli altri tre erano il presidente Abraham Lincoln, il leader antirazzista Martin Luther King, il monaco Thomas Merton che – diceva il Pontefice – “hanno dato forma a valori fondamentali che resteranno per sempre nello spirito del popolo americano”.
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ZENIT Staff

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