Frate Antônio Moser con Papa Francesco

ZENIT - TS

Rio de Janeiro: ucciso Frate Antônio Moser, teologo brasiliano invitato dal Papa al Sinodo

Molto conosciuto e stimato in Brasile come teologo, scrittore ed evangelizzatore, il frate è stato assassinato durante un tentativo di rapina

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Frate Antônio Moser, frate brasiliano della Provincia della Immacolata Concezione, è stato ucciso la mattina di mercoledì 9 marzo, dopo essere stato assalito da rapinatori nella Washington Luiz Highway, nei pressi della Baixada Fluminense di Rio de Janeiro. Molto conosciuto e stimato in Brasile come teologo ed evangelizzatore, il Papa lo aveva invitato al Sinodo del 4-25 ottobre 2015, in qualità di Collaboratore del Segretario speciale.
Il crimine è accaduto intorno 06:10. Ferito gravemente alla spalla, il religioso, 75, era riuscito a risalire in macchina. I banditi, invece, sono fuggiti in modo. Sul posto sono intervenute le Forze dell’Ordine che hanno chiamato l’ambulanza; all’arrivo il frate era già morto. Agenti della PoliziaRodoviária Federal (PRF) hanno isolato la zona per effettuare la perizia; il caso sarà ora sottoposto alle indagini della Sezione Omicidi della Baixada Fluminense (DHBF).
Il Ministro Provinciale dei Francescani del Brasile, Frei Fidêncio Vanboemmel – in una nota pubblicata sul sito dell’ordine – ha espresso il suo cordoglio per la morte del confratello e domandato preghiere da parte di tutti.
“A dura realidade que povoa com frequência os nossos noticiários bate à nossa porta. Com susto e tristeza recebemos a notícia da partida repentina de um irmão, vítima da violência que infelizmente tem se tornado cada vez mais comum. (…) Hoje, infelizmente, devolvemos a Deus a vida deste irmão, vítima de assassinato na mesma Baixada que tanto amou”.
“La dura realtà che appare con frequenza nei nostri notiziari bussa ora alla nostra porta. Con shock e tristezza riceviamo la notizia della partenza improvvisa di un fratello, vittima di una violenza che purtroppo è diventata sempre più comune. (…) Oggi, purtroppo, porgiamo a Dio la vita di questo fratello, ucciso nella stessa Baixada che ha tanto amato”.
Il Vicario Provinciale, fra’ Evaristo Spengler, era stata l’ultima persona che frate Moser aveva visto il giorno prima di morire. I due si erano visti a Petropolis, come riporta il sito dei francescani. “Ero andato a chiedergli di restare più tempo a San Paolo. Mi ha risposto: ‘No, il mio tempo è breve e devo tornare indietro oggi,'”.
“Oltre ad essere il mio collega, il mio professore di teologia, era anche cugino di mia madre”, spiega il religioso. “Si tratta di una grande perdita per la Provincia e per la Chiesa. È stato un punto di riferimento nell’insegnamento della Teologia Morale in Brasile. Prova di questo è stata la sua nomina al Sinodo della famiglia”.
Anche la Editora Vozes, casa editrice di cui il frate assassinato era direttore, ha espresso il suo profondo cordoglio tramite una nota. “Comunichiamo con immenso dolore la morte di frate Antônio Moser”, si legge. “Chiediamo a tutti unione e forza in questo momento inaspettato e difficile e di rimanere uniti nella fede e nella speranza della risurrezione”.
Frate Antônio era in viaggio verso San Paolo, dove aveva registrato il programma “Per le vie della fede” per la rete Canção Nova. Estremamente attivo, svolgeva diversi incarichi: direttore presidente di Vozes, professore di Teologia Morale nell’Istituto Francescano di Petropolis, parroco della chiesa di Santa Chiara, membro della Commissione di Bioetica della Conferenza Episcopale brasiliana, coordinatore del Comitato di ricerca ed Etica della UCP, coordinatore del progetto sociale Terra Santa, docente, scrittore, conferenziere.
Dottore in Teologia, con specializzazione in Morale nell’Accademia Alfonsiana di Roma, aveva scritto diversi libri. Nel 2015 era stato l’unico teologo brasiliano scelto dal Papa per partecipare al Sinodo ordinario dei vescovi sulla famiglia. E il 12 e 13 dicembre scorsi, aveva a celebrato nella sua città natale, Gaspar, i 50 anni di sacerdozio.

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Thácio Siqueira

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