Card. Policarpo: la catechesi sia viva ed evangelizzatrice

ROMA, lunedì, 18 aprile 2011 (ZENIT.org).- Il Cardinal-patriarca di Lisbona, monsignor José Policarpo, ha sottolineato la necessità di una catechesi “viva” ed “evangelizzatrice” nella Chiesa.

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Il porporato ha tenuto una conferenza giovedì in occasione del 50º Incontro Nazionale di Catechesi, svoltosi fino a sabato a Guarda (Portogallo), affrontando il tema “Catechesi nel contesto delle priorità pastorali della Chiesa in Portogallo”.

“La catechesi si situa nell’ambito dello sforzo della Chiesa di evangelizzare continuamente se stessa, ma non può slegarsi dal dinamismo della missione evangelizzatrice”, ha dichiarato come riporta l’agenzia Ecclesia.

Monsignor Policarpo ha invitato gli educatori cristiani a non fare della catechesi “una scuola di dottrina”, ma parte di un processo di crescita della comunità cristiana, di conoscenza di Dio, per poi  trasmetterla agli altri.

“La catechesi non può essere un gruppo di studio e di apprendimento, né il catechista è un professore – ha dichiarato –. Tutte le forme di catechesi devono avere il ritmo della Chiesa, che, in comunità, ascolta la Parola, si immerge nella celebrazione del mistero, impara a pregare e parte ad annunciare”.

“La catechesi, oggi, non solo non può sottolineare, ma deve correggere la tendenza culturale di voler portare la Chiesa a dire ciò che ciascuno vuole sentire”, ha segnalato.

Il Cardinale ha anche richiamato l’attenzione sulla necessità di fare della catechesi un “tempo della Chiesa”, promuovendo una partecipazione attiva della comunità nelle celebrazioni religiose, nell’“incontro profondo e vero con Cristo”.

Il cammino della catechesi “si fa nella Chiesa, partecipando con lei ai momenti e agli elementi in cui Dio si rivela e si dona a noi, per introdurci nella comunione di vita e di amore: l’ascolto della Parola, la celebrazione dei misteri, le esigenze della missione, imparare a fare della vita un’espressione d’amore e di lode”.

Per il porporato, la catechesi converge alla celebrazione del mistero pasquale, nell’Eucaristia.

“Il catechista è, a suo modo, un pastore, sacramento di Cristo, Buon Pastore, che conduce un gruppo di cristiani ad approfondire la propria identità cristiana – ha spiegato –. Siamo consapevoli che dal rinnovamento continuo della catechesi dipende molto il rinnovamento della Chiesa, per poter essere ‘sale della terra’ e ‘luce del mondo’”.

“La catechesi è per tutta la vita – ha concluso il Cardinale –; tutte le sue forme devono convergere verso l’edificazione della Chiesa, come unità di fede e di comunione”.

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ZENIT Staff

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