Haiti: 4.500 famiglie tornano a vivere grazie alla Caritas

Dopo il passaggio degli uragani Ike e Hanna

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CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 15 dicembre 2008 (ZENIT.org).- Dopo la fase di emergenza avviata dalla rete Caritas di Haiti per soccorrere le migliaia di vittime dei devastanti uragani Ike e Hanna, che hanno flagellato l’isola all’inizio del mese di settembre, è iniziata la ricostruzione.

Grazie a diversi progetti nelle Diocesi di Cap Haitien, Jeremie, Port-de-Paix, Port au Prince, Cayes, Jacmel, Nippes, Hinche e Fort-Liberté, un totale di 4.500 famiglie (circa 25.000 persone) ha iniziato a ricostruire la propria vita, soprattutto a livello di attività agricole.

“La maggior parte degli aiuti forniti da Caritas Haiti è convogliato verso il recupero della produzione agropecuaria e la ricostruzione delle abitazioni colpite dagli uragani. Il piano di ricostruzione include programmi di distribuzione di attrezzi agricoli, semi, capi di bestiame e uccelli domestici”, spiega un comunicato della Caritas.

“Accanto a questo, si sta dando priorità al recupero dell’attività scolastica, mediante la consegna di lotti di materiale educativo alle famiglie con figli in età scolare”.

L’importo totale delle attività programmate dalla rete Caritas in questa fase si aggira intorno ai 550.000 euro e la sua esecuzione proseguirà nei prossimi dodici mesi.

10.000 famiglie assistite nella prima fase

Durante i primi tre mesi dell’emergenza, Caritas Haiti ha distribuito aiuti di prima necessità – cibo, acqua potabile, utensili domestici, coperte e prodotti igienici – a un totale di 10.000 famiglie (circa 50.000 persone), il che presuppone un numero di beneficiari molto superiore alle 4.000 famiglie identificate nei primi momenti dell’emergenza.

Tutto ciò è stato possibile soprattutto grazie al consistente lavoro svolto dal personale della Caritas locale al momento di liberare dal fango molte delle vie d’accesso alle zone colpite, il che ha permesso di accedere a un numero maggiore di vittime.

Le operazioni di pulizia, alle quali hanno partecipato più di 800 persone, erano riuscite a liberare, a metà del mese di ottobre e solo nella zona di Gonaives, la più danneggiata, 23 scuole circondate dal fango.

Una delle maggiori sfide attuali per la Caritas, accanto al recupero dell’attività agricola per garantire l’autosufficienza alimentare ed economica delle famiglie colpite, è far fronte alla mancanza di alloggi, un problema aggravato nelle ultime settimane dalla ripresa della scuola, il che ha costretto molte persone accolte temporaneamente negli edifici scolastici ad abbandonarli.

Per questo motivo, Caritas Haiti sta dando la massima priorità al recupero delle case rimaste quasi interrate dal fango, perché i proprietari possano tornarvi quanto prima.

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ZENIT Staff

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