WOLLONGONG, mercoledì, 17 dicembre 2008 (ZENIT.org).- Su Internet conta più la sicurezza che la velocità, considera il delegato per i mezzi di comunicazione della Conferenza Episcopale Australiana.
Il Vescovo Peter Ingham ha dichiarato che bisognerebbe sostenere il Governo federale nella sua iniziativa di porre filtri ai provider di servizi di Internet (ISP), visto che l’Australia è dietro ad altri Paesi in quanto a sicurezza.
“Paesi occidentali paragonabili, come Regno Unito, Canada, Svezia, Norvegia, Danimarca e Finlandia hanno già filtri ISP attivi”, ha constatato.
In molti casi, osserva, gli stessi provider di servizi di Internet “hanno iniziato a porre filtri, per rispondere alle aspettative della comunità, perché il materiale illegale o dannoso per i bambini non dovrebbe essere accessibile in Internet”.
Il presule ha espresso il suo disaccordo nei confronti del principale provider di Internet in Australia, Telstra, che ha annunciato che non parteciperà ai test di filtraggio nazionale di Internet promossi dal Governo federale.
Il Vescovo ha presentato la posizione della Conferenza Episcopale, per la quale “dovrebbe essere effettuata ogni azione ragionevole per filtrare siti illegali a livello di ISP”.
“L’affermazione che i filtri potrebbero rallentare Internet dovrebbe essere soppesata, di fronte all’esempio di quei Paesi in cui questi già esistono”, ha dichiarato.
“Le argomentazioni per cui, con il filtro di Internet, verrebbero infrante le libertà civili sono assolutamente spurie, visto che la proposta governativa vuole semplicemente assicurare che il materiale accessibile in Internet sia in linea con le restrizioni già stabilite per DVD e altre pubblicazioni”, aggiunge il Vescovo Ingham.
“La pornografia di ogni tipo danneggia la dignità umana e spesso degrada le donne – denuncia –. La ricerca mostra che pornografia in Internet è sempre più dannosa per le coppie e le relazioni. In particolare, ogni genitore sa che molto del materiale pornografico che si può trovare in Internet non dovrebbe essere accessibile ai bambini”.
“Esortiamo la comunità a sostenere il Governo federale in questo importante tema e ad appoggiare il suo tentativo di essere alla pari con il resto del mondo per ‘pulire’ la rete in modo giusto e ragionevole”, conclude.