La Caritas: i poveri rientrano nelle politiche sui cambiamenti climatici

Incontro di Governi a Bonn

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di Nieves San Martín

 
BONN, giovedì, 4 giugno 2009 (ZENIT.org).- Membri di Caritas Internationalis d’Europa, Asia e Africa stanno partecipando in questi giorni all’incontro della Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) per esortare i negoziatori a redigere un testo che rifletta le necessità dei poveri.

I Governi, informa la pagina web di Caritas Internationalis, stanno celebrando dal 1° al 12 giugno un incontro a Bonn (Germania) per dibattere un testo in negoziazione per un nuovo ordine sui cambiamenti climatici per dopo il 2012 in vista della riunione che si svolgerà a Copenhagen (Danimarca) a dicembre.

“La gente sta già minimizzando l’idea di un accordo globale firmato a Copenhagen e invece dice che sarà un contesto generale con dettagli definiti in una fase successiva. La scienza suggerisce che dobbiamo agire ora per evitare gli scenari climatici più dannosi”, ha detto Floriana Polito, rappresentante di Caritas Internationalis a Bonn.

La Caritas rivolge un appello ai Paesi ricchi affinché rispettino gli impegni esistenti con finanziamenti a breve termine, così che i Paesi in via di sviluppo possano agire ora per adattarsi al clima avverso e stabilire quali fondi saranno disponibili a lungo termine.

L’Unione Europea deve promettere almeno 35.000 milioni fino al 2020 per finanziare l’azione climatica nei Paesi in via di sviluppo. Questa cifra deve sommarsi agli aiuti promessi già esistenti. I Paesi poveri dovranno accettare la riduzione delle emissioni di gas di più del 40% per il 2020 e del 95% per il 2050 (secondo i livelli del 1990). Più di ¾ delle riduzioni devono essere nazionali.

La Caritas ha partecipato questo martedì, con la sua rete cattolica sorella CIDSE (Coalizione internazionale delle agenzie per lo sviluppo), a un laboratorio di discussione in cui ha presentato un rapporto congiunto intitolato “Ridurre la vulnerabilità, migliorare l’elasticità: l’importanza delle tecnologie di adattamento per il periodo successivo all’Accordo sul Clima del 2012”.

“Il rapporto sottolinea l’importanza delle tecnologie di adattamento per la riduzione della povertà e il ruolo che la cooperazione internazionale può svolgere in questo processo”, afferma la Polito.

Membri della Caritas che partecipano a una riunione sull’adattamento climatico in Malawi si metteranno in contatto con i negoziatori di Bonn attraverso una connessione video dal vivo per chiedere un ordine socialmente giusto dopo il 2012.

[Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti]

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ZENIT Staff

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