Sri Lanka: richiesta un'indagine urgente sul sequestro di bambini

La denuncia della Coalition to Stop the Use of Child Soldiers

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di Nieves San Martín

LONDRA, mercoledì, 10 giugno 2009 (ZENIT.org).- Gruppi paramilitari sostenuti dal Governo dello Sri Lanka stanno sequestrando minori dai campi di rifugiati e nella città di Vavuniya, nel nord del Paese, secondo quanto ha denunciato il 20 maggio la Coalition to Stop the Use of Child Soldiers (CSC).

L’organizzazione ha lodato l’iniziativa dell’Ufficio ONU del Rappresentante Speciale del Segretario Generale su Bambini e Conflitti Armati di mandare un inviato speciale nello Sri Lanka per indagare su questi e altri abusi sui bambini. Sembra che il Governo cingalese sia in via di principio d’accordo con questa visita.

“L’ultima fase dei combattimenti nello Sri Lanka ha avuto un impatto catastrofico sui bambini. La visita dell’inviato speciale deve essere compiuta senza indugi”, ha detto la direttrice della Coalizione, Victoria Forbes Adam.

L’inviato deve disporre di tutto il sostegno necessario per svolgere una valutazione indipendente della situazione e identificare quali misure bisogna prendere per difendere i bambini dagli abusi. Deve anche indagare sulla dimensione dell’impatto del disastro umanitario sui bambini. I risultati dovranno essere presentati formalmente al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, informa la Coalizione.

L’organizzazione ha ricevuto rapporti contrastanti relativi a sequestri di minori di 18 anni, fuori e dentro i campi di sfollati a Vavuniya, e sul reclutamento di bambini da parte di gruppi paramilitari nei distretti orientali di Batticaloa e Trincomalee.

I gruppi paramilitari apparentemente non possono accedere ai campi di sfollati di Vavuniya. Ad ogni modo, sono stati sequestrati dei bambini.

I motivi del rapimento non sono chiari. Alcuni potrebbero essere stati portati via per la loro presunta relazione con il gruppo ribelle tamil, altri sono stati rapiti per chiedere un riscatto.

La protezione dei bambini nei campi di sfollati del nord dello Sri Lanka è una questione che desta grande preoccupazione e richiede un’azione urgente. Il 16 maggio, l’Autorità Competente responsabile del coordinamento degli aiuti a Vavuniya ha negato l’accesso alle agenzie internazionali incaricate della difesa e dell’assistenza dei campi. L’Alto Commissariato per i Rifugiati dell’ONU (ACNUR) ha dichiarato il 18 maggio che le restrizioni all’accesso ai campi di Vavuniya stanno ostacolando la possibilità di controllare la situazione e distribuire aiuti.

Per ulteriori informazioni: http://www.child-soldiers.org/home


[Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti]

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ZENIT Staff

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