di Chiara Santomiero
ROMA, mercoledì, 13 aprile 2011 (ZENIT.org).- Una sorta di “apri-strada” al Catechismo della Chiesa cattolica e al suo Compendio e un efficace strumento per la nuova evangelizzazione: così il Cardinale Stanisław Ryłko, Presidente del Pontificio Consiglio per i laici, ha definito Youcat, il sussidio per i giovani che sarà distribuito in 700 mila copie ai partecipanti alla XXVI Giornata mondiale della Gioventù di Madrid e presentato questo mercoledì a Roma alla stampa.
Il testo si propone di esporre la fede cattolica nel suo complesso, così come contenuta nel Catechismo della Chiesa cattolica del 1997, con un linguaggio adatto ai giovani.
Pubblicato in 17 lingue, tra le quali il cinese, Youcat è stato scritto da un gruppo di teologi, sacerdoti e insegnanti di religione di lingua tedesca sotto la responsabilità della Conferenza episcopale austriaca e ha l’approvazione delle Conferenze episcopali tedesca e svizzera. Per ogni paese è previsto un supervisore dell’edizione che per l’Italia è il Cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia.
Perchè questo sussidio? “L’urgenza – ha affermato in conferenza stampa il Cardinale Christoph Schönborn, Arcivescovo di Vienna – nasce dal fatto che i giovani protagonisti di questo testo appartengono già a una generazione per la quale essere cristiani è una scelta consapevole”.
Vivono, infatti, “in un contesto in cui rappresentano una minoranza e hanno di conseguenza un approccio alla fede molto diverso dalle nostre generazioni per le quali era normale partecipare alla Messa domenicale”. Questa generazione sa “di aver bisogno di rispondere alle domande dei propri coetanei” promuovendo quella “ragionevolezza della fede a cui richiama Benedetto XVI”.
Youcat è strutturato in 527 domande e risposte; a conclusione di ciascuna risposta dei numeri rimandano ad esposizioni più approfondite del catechismo della Chiesa cattolica. “Una scelta intelligente – ha commentato mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione – anzitutto perchè pedagogicamente permette di comporre al meglio la sintesi necessaria per conservare i contenuti in forma breve e sintetica”.
“Sentiamo da diversi anni – ha aggiunto Fisichella – l’esigenza di giungere a delle ‘formule brevi’ di fede che possano essere memorizzate in modo facile”. D’altra parte “la storia delle professioni di fede mostrerebbe con chiarezza che questo è avvenuto agli albori del cristianesimo e quelle formule permangono inalterate nei testi sacri”.
Le edizioni di Youcat tengono conto dei fattori relativi ai singoli contesti nazionali per cui nelle parti centrali del volume i giovani troveranno lo stesso testo nelle diverse lingue, mentre le citazioni nelle colonne a margine – tratte dalla Sacra Scrittura, da scrittori, santi e dottori della fede – così come le immagini potranno riflettere le diverse culture.
All’elaborazione del testo ha collaborato un gruppo di 50 giovani scelto in modo da essere il più rappresentativo possibile delle realtà giovanili.
“Il testo – ha spiegato Nikolaus Magnis, seminarista della dicoesi di Limburgo, uno dei giovani che ha collaborato a Youcat – non è scritto in un linguaggio esclusivamente teologico, comprensibile solo a chi ha studiato teologia, ma nemmeno in uno ‘slang’ giovanile”.
Il primo contributo dei giovani è nel nome stesso del testo: “tutti, per abbreviare, chiamavamo Ju-Kat il progetto, dalle iniziali di jugend, gioventù in tedesco, e catechismo. Poi a qualcuno è venuto in mente di scriverlo com’è adesso e il Santo Padre ha adottato il nome”. I giovani hanno collaborato alle discussioni e alla formulazione delle domande: “credevo di annoiarmi – ha affermato Isabel Meuser, studentessa di violino alla Royal Academy di Londra e che ha trascritto il risultato delle discussioni -, invece è stato molto interessante: ognuno ha contribuito secondo la sua specializzazione e il risultato è sorprendente”.
“Il responsabile della grafica – ha aggiunto Magnis – ci ha chiesto di lasciargli fare un libro di colore giallo perchè giallo è il colore della Chiesa cattolica. Al centro mettiamo una Y formata dalle croci dipinte da ognuno dei ragazzi che hanno partecipato al progetto: Y sta per young, youth oppure you. Così è nata la copertina di Youcat”.
E di giallo si è tinta anche la vicenda della traduzione italiana del testo che presentava un’inesattezza nel numero 420 dedicato ai metodi di regolazione della fecondità e non “metodi anticoncezionali” come era stato scritto: oggi il sussidio è stato comunque presentato ai giornalisti con l’inserimento di una nota di errata corrige.
“Si sono verificati problemi anche con l’edizione francese – ha avvertito Schönborn – che uscirà in ritardo a causa di un errore a proposito del rapporto con le religioni”. Non è insolito: “anche con il testo del Catechismo della Chiesa cattolica ci sono state molte correzioni da fare – ha aggiunto Schönborn -; la Congregazione per la dottrina della fede farà un elenco di quelle che verranno mano mano segnalate e le correzioni verranno inserite nelle prossime edizioni”.
Verrà corretto anche il riferimento alla “eutanasia passiva” (n. 382) segnalato dai giornalisti in sSala stampa: “eutanasia passiva ed eutanasia attiva – ha affermato Fischella – sono termini in disuso. Non sono più usati e non dovrebbero essere più usati. Bisogna essere il più possibili precisi per evitare fraintendimenti su temi così delicati”.