SANTO DOMINGO, domenica, 28 agosto 2011 (ZENIT.org).- Si sono svolte nella città di Santo Domingo le celebrazioni del quinto centenario della creazione della prima Diocesi d’America. In questa occasione, l’inviato papale, il Cardinale Carlos Amigo, ha sottolineato l’urgenza di una nuova evangelizzazione nella Chiesa in America.
Benedetto XVI aveva nominato il Cardinale Carlos Amigo Vallejo suo inviato speciale a queste celebrazioni e anche a quelle che hanno avuto luogo a San Juan de Puerto Rico.
Il porporato ha presieduto gli atti di chiusura dell’Anno Giubilare, il 7 e l’8 agosto. L’inviato papale ha salutato l’Arcivescovo di Santo Domingo, il Cardinale Nicolás de Jesús López, il Nunzio, monsignor Józer Wesolowki, le autorità ecclesiastiche e civili e tutti i fedeli riuniti nella Cattedrale primaziale d’America. “Sono lieto di portarvi la benedizione e l’affetto del Santo Padre Benedetto XVI”, ha affermato.
Nella sua omelia, il Cardinal Amigo ha ricordato che alcune personalità dell’isola La Española – condivisa da due Paesi, la Repubblica Dominicana e Haiti –, come Sebastián Ramírez de Fuenleal e Alonso De Fuenmayor, “devono figurare negli annali di questa Chiesa, come Vescovi fedeli al loro ministero e totalmente dediti al servizio del popolo di Dio che era stato loro affidato”.
Sono stati importanti non solo come Vescovi, ha indicato, ma anche “come uomini responsabili e impegnati nei confronti del Vangelo, che hanno servito tutti riuscendo a far sì” che l’isola “figurasse nelle pagine più gloriose della storia della Chiesa in America”.
“Il Signore ha voluto che il Vangelo arrivasse dove si trovano gli uomini, nella loro storia e con la loro cultura. La storia va letta a partire dalla fede, ma non bisogna pretendere di cambiare la fede perché si adatti alla storia degli uomini. E’ storia di salvezza. Chi salva è Dio”.
Per il porporato, l’azione evangelizzatrice della Chiesa “deve cercare costantemente i mezzi e il linguaggio adeguati per proporre o tornare a proporre la rivelazione di Dio e la fede in Gesù Cristo”.
Nuova evangelizzazione
Il Cardinale Amigo ha affermato che nell’Assemblea del Consiglio Episcopale Latinoamericano (CELAM) celebrata a Santo Domingo nel 1992 si è sottolineata “la necessità di una nuova evangelizzazione, con una Chiesa fortemente radicata nella Pentecoste, che desidera creare tempi nuovi di evangelizzazione, avendo sempre come base una fede solida, una carità intensa, una seria fedeltà e un entusiasmo pieno di fondate speranze”.
“Abbiamo bisogno di una nuova evangelizzazione che spinga ad approfondire i valori della nostra fede, perché siano lievito fecondo e configurino l’identità dei popoli che un giorno hanno ricevuto la luce del Vangelo”, ha sottolineato il porporato, Arcivescovo emerito di Siviglia (Spagna), da dove partirono molte navi per evangelizzare il Nuovo Mondo.
Il Cardinale ha quindi benedetto Dio per la sua bontà e per la celebrazione dei 500 anni dell’erezione dell’Arcidiocesi di Santo Domingo. “La Diocesi è una parte del popolo di Dio”, ha dichiarato. “Non ha altri interessi o altri progetti se non quelli che Dio, in Gesù Cristo, vuole per tutti gli uomini. Come popolo che cammina pellegrino in questo mondo, si rende visibile nelle persone, nella loro organizzazione”.
“La Chiesa è inconcepibile senza Cristo e senza i membri che compongono il corpo di Cristo”, ha ricordato. “Una Chiesa universale presente in ciascuna delle Diocesi. Una Chiesa con vocazione di eternità, ma presente in un mondo concreto. Alla Chiesa universale siamo uniti nei forti vincoli di comunione nella stessa fede e nel magistero del Papa, che è Pastore universale”.
L’Arcidiocesi di Santo Domingo ha diffuso una medaglia commemorativa dei 500 anni e il libro “Basílica Catedral de Santo Domingo”, che riporta la storia della Cattedrale primaziale d’America.
Il Presidente Leonel Fernández e la moglie Margarita Cedeño hanno assistito all’atto di inaugurazione del Museo della Cattedrale. Ha presentato il libro il Cardinale Arcivescovo di Santo Domingo, dicendo che la pubblicazione era un sogno che accarezzava da tempo.
Oltre all’inviato papale, hanno assistito il Nunzio e l’ambasciatore di Taiwan, Isaac Tsai – il cui Governo ha contribuito alla creazione del museo -, membri del corpo diplomatico, architetti, museografi, storici e altre personalità della vita nazionale.
Il ciclo di celebrazioni del 500° anniversario è iniziato il 5 agosto nella Sala Carlos Piantini del Teatro Nazionale, con un concerto speciale del Coro della Cattedrale Primaziale d’America e della sua Orchestra, che ha eseguito per la prima volta l’opera “Misa Criolla”, del compositore Héctor Martínez Cabruja, e ha interpretato opere di grandi maestri di vari periodi.