300 giovani ad Assisi per il weekend della Gioventù Francescana d'Italia

Dal 28 febbraio al 2 marzo, tre giorni di riflessioni, laboratori, spiritualità, testimonianze e condivisione sul tema “Alzati e mangia… senza paura!”

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Sarà un fine settimana che riempirà di giovani Assisi quello organizzato dalla Gioventù Francescana (GiFra) d’Italia: la Fraternità Nazionale in Formazione 2014. “Alzati e mangia … senza paura!” è il tema di quest’anno sul quale i giovani si confronteranno tra loro, attraverso le testimonianze di ospiti ed esperienze formative. Un passo concreto per sperimentare e costruire quella che il Papa ha definito fondamento e via di Pace: la Fraternità.

L’anno scorso più di 300 ragazzi e ragazze avevano affollato la città del Serafico; quest’anno, dal 28 febbraio al 2 marzo, saranno altrettanti i giovani tra i 18 e 30 anni appartenenti alle fraternità locali della GiFra di tutta Italia che si ritroveranno presso la Domus Pacis per vivere un momento di crescita e fraternità. La riflessione si incentrerà sulla Speranza necessaria più che mai nell’attuale situazione di crisi esistenziale: una speranza da non lasciarsi rubare, come ha detto più volte il Pontefice ai giovani all’inizio del suo ministero.

In particolare, saranno tre i punti di riferimento sul quale si baserà la formazione dei partecipanti. Innanzitutto, il mandato che Papa Francesco ha lasciato ai giovani in occasione della GMG del 2013: “Andate, senza paura, per servire!”. Secondo punto è il percorso formativo 2013-2014 della Gioventù francescana d’Italia, dallo slogan “Ti appartengo”, che già da ottobre accompagna i giovani alla riscoperta della Paternità e la Maternità di Dio e della Chiesa. Il terzo è un riferimento biblico: l’esperienza di Elia che, preso dallo sconforto, si rifugia nel deserto e riceve in visita un angelo mandato da Dio a dirgli “Alzati e mangia” (1Re 19,5), segno che Dio vuole il bene di chi lo segue, nutrendolo della sua Parola e della relazione con Lui.

Venerdì sera sarà data ai giovani la possibilità di vivere un momento introspettivo e di riflessione personale per poter individuare le proprie paure. Sabato mattina, mons. Santo Marcianò, ordinario militare d’Italia, aiuterà a comprendere meglio, da un punto di vista biblico, come queste si possono affrontare.

Sarà Andrea Bartali, poi, figlio del celebre ciclista italiano Gino Bartali, che nel pomeriggio condividerà la propria esperienza con i giovani, che parlerà ancora di paure, spiegando come queste hanno avuto un ruolo nella sua storia diventando poi costruttive. Domenica mattina, per concludere, vi sarà un’attività di tipo laboratoriale che avrà lo scopo di lasciare a tutti un messaggio chiaro: le nostre paure, se affrontate alla luce di Cristo, diventano un’opportunità, un “trampolino di lancio” per vivere e sperimentare il coraggio.

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Giuliano Cattabriga

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