La libertà religiosa e il "matrimonio" omosessuale

Un principio che può entrare in collisione con la legge positiva: lo dimostra quello che è avvenuto in vari stati americani

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La caccia alle streghe è tornata, almeno per quanto riguarda il tema dell’omosessualità. Giovedì scorso, Brendan Eich, co-fondatore di Mozilla, l’organizzazione che produce il browser di Firefox, è stato costretto alle dimissioni come direttore esecutivo. Il suo reato: alcuni anni fa, Eich ha donato 1.000 $ a sostegno della Proposizione 8 della California, che fa pressioni affinché lo stato americano non riconosca il matrimonio omosessuale.

Pochi giorni prima, il Primo Ministro britannico, David Cameron, ha accolto la legalizzazione del matrimonio omosessuale come qualcosa di assai importante anche per se stesso, trattandosi, a suo dire, di un potente messaggio di eguaglianza (cfr. The Guardian, 29 marzo).

Anche la Scozia ha approvato una legge che permette il matrimonio omosessuale e che entrerà in vigore alla fine di quest’anno.

La nuova legge ha sollevato serie preoccupazioni sulla libertà religiosa. Categorie come gli chaffeurs, i fotografi e i gestori di catering cadrebbero nell’illegalità se, in nome dell’obiezione di coscienza, si rifiutassero di prestare servizio a coppie omosessuali desiderose di sposarsi.

Secondo le linee-guida formulate dalla Commissione per l’Uguaglianza e per i Diritti Umani, le imprese e le persone fisiche possono essere sanzionate con multe fino a migliaia di sterline se infrangono le leggi sull’uguaglianza (cfr. London Telegraph, 30 marzo).

L’articolo rammenta anche che i cappellani delle carceri e degli ospedali possono vedersi rifiutare l’incarico a causa della loro visione sul matrimonio omosessuale.

Il giorno seguente il Telegraph ha riportato che un predicatore cristiano è stato risarcito di 13mila sterline, per essere stato ingiustamente arrestato e trattenuto in carcere per 19 ore, sempre per via della sua concezione sull’omosessualità.

Nel 2011 John Craven stava predicando per le strade di Manchester, dove ha citato quanto afferma la Bibbia sull’omosessualità. È stato quindi arrestato e per 15 ore gli sono stati negati cibo, acqua e i medicinali per la sua artrite.

“La libertà di espressione è un diritto umano fondamentali”, ha commentato Colin Hart, direttore del Christian Institute, che ha difeso Craven.

Le successive pressioni da parte dalla Commissione sull’Uguaglianza e i Diritti Umani sono venute fuori, quando è stata definita sbagliata la decisione di una agenzia cattolica scozzese di adozioni, di assegnare i bambini esclusivamente a genitori che siano cattolici.

Lo Scottish Charities Appeal Panel ha permesso alla St. Margaret’s Children and Family Care Society di continuare ad esercitare. Ciò annulla una precedente decisione contraria da parte dell’Ufficio dello Scottish Charity Regulator (cfr. London Times, 1 aprile).

Il servizio osserva che questo provvedimento rende la St. Margaret l’unica agenzia cattolica di adozioni in Gran Bretagna. A causa dei conflitti riguardo alle leggi sull’uguaglianza e all’omogenitorialità, nove agenzie sono state obbligate a separarsi dalla Chiesa Cattolica, mentre altre tre hanno cessato l’attività.

Gli Stati Uniti sono anche scenario di conflitti sulla libertà religiosa e l’omosessualità. Martedì scorso lo stato del Mississipi ha approvato un progetto di legge sulla libertà religiosa che permette ai cittadini di ricorrere contro le leggi che provocano una sostanziale ferita alle proprie pratiche (cfr. Washington Post, 1 aprile).

“Questa è una vittoria per il Primo Emendamento e per il diritto di vivere e lavorare secondo la propria coscienza”, ha dichiarato Tony Perkins, presidente del Family Research Council, in relazione alla legge del Mississipi.

Lo Stato dell’Arizona ha varato un progetto di legge simile all’inizio di quest’anno, tuttavia le successive proteste hanno indotto il governatore Jan Brewer a mettere il veto alla normativa. La legge prevedeva la possibilità per i cittadini di usare i propri principi in difesa contro ogni discriminazione.

Il Center for Arizona Policy ha dichiarato che la legge era necessaria per proteggere le persone contro i giudici troppo schierati. “Assistiamo a una crescente ostilità contro la religione”, ha detto Josh Kredit, consulente legale per il gruppo (cfr. Associated Press, 26 febbraio).

I conflitti su tali leggi in vari stati riflettono una crescente tendenza nella pubblica opinione a considerare ogni non-accettazione della condotta omosessuale o del matrimonio omosessuale come semplice intolleranza o ingiusta discriminazione.

Un caso in questione è stato quello di suor Jane Dominic Laurel, una religiosa domenicana di Nashville, Tennessee, che ha parlato agli studenti della Charlotte Catholic High School, in Nord Carolina, lo scorso 21 marzo.

Tra le altre cose, la suora ha parlato dell’omosessualità e di vari temi collegati alla morale sessuale. Suor Dominic Laurel ha conseguito un dottorato in teologia e tiene frequentemente conferenze sulla teologia del corpo.

Un gran numero di studenti e di loro genitori ha protestato a seguito dei suoi rilievi e ha diffuso una petizione firmata da 2000 persone (cfr. Charlotte Observer, 27 marzo).

Una delle conseguenze è che la religiosa ha cancellato un discorso programmato per il prossimo maggio in occasione di una conferenza nella diocesi di Charlotte, ha riferito un quotidiano locale lo scorso 1 aprile.     

“E’ possibile avere un sereno e rispettoso dibattito sul matrimonio omosessuale?”, si è domandato David Quinn sull’Irish Indipendent dello scorso 31 gennaio.

La risposta del giornalista è stata negativa, con riferimento allo scatenamento di commenti assai ostili contro lo Iona Institute, di cui è capo.

“Di certo la cosa paradossale è che i trolls su Internet che ci accusano di diffondere l'”odio” sono colmi d’odio loro stessi”, ha commentato Quinn.

L’editorialista di Spiked Online, Brendan O’Neill, non certo un apologeta cattolico, ha espresso una visione analoga in un commento dello scorso 31 marzo sul matrimonio sul matrimonio omosessuale.

Ciò che ha definito la straordinaria pressione culturale sulla gente per sostenere il matrimonio omosessuale “ha preso la forma di demonizzare il dissenso, dove coloro che criticano il matrimonio gay sono istantaneamente bollati come omofobi e bigotti”.

L’autore conclude affermando che “l’emergenza di nuove forme di intolleranza richiede nient’altro che l’obbedienza morale e la celebrazione obbligatoria per chiunque”. Qualcosa che Eich e molti altri hanno sperimentato in prima persona.

[Traduzione dall’inglese a cura di Luca Marcolivio]

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Fr. John Flynn

Australia Bachelor of Arts from the University of New South Wales. Licence in Philosophy from the Pontifical Gregorian University. Bachelor of Arts in Theology from the Queen of the Apostles.

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