È stata la Gaudium et Spes il punto di partenza del relazione introduttiva del cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei Vescovi, in occasione della prima Congregazione Generale dell’assemblea sinodale ordinaria sul tema La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo.
L’attuale Sinodo, infatti, cade proprio nel 50° anniversario della costituzione apostolica conciliare che assimilava “le gioie e le speranze, i dolori e le angosce degli uomini del nostro tempo” con quelle di tutti i discepoli di Cristo.
Baldisseri ha anche citato le parole di papa Francesco durante la veglia di preghiera per il Sinodo straordinario dello scorso anno, in cui il Santo Padre sottolineava il “bisogno essenziale di stabilità” anche in un’epoca in cui la “cultura individualista snatura e rende effimeri i legami”.
Salutando i padri sinodali e descrivendo la composizione “ampia e composita” dell’Assemblea, “un affresco mirabile della cattolicità della Chiesa, in cui si riflettono le sensibilità e risuonano le voci di tutti i continenti”, seppure “cum Petro et sub Petro, capo e custode dell’unico Gregge di Cristo”. È stato lo stesso papa Francesco, ha ricordato il cardinale, a richiamare all’unità tutti i pastori del mondo in un paio di occasioni durante la sua recente visita pastorale negli Stati Uniti.
Il Sinodo appena iniziato, ha proseguito il porporato, cade nel 50° anniversario della chiusura del Vaticano II, ma anche nel 50° dell’istituzione dello stesso Sinodo dei Vescovi da parte del beato Paolo VI, affinché anche dopo il Concilio, “continuasse a giungere al Popolo cristiano quella larga abbondanza di benefici” derivata dall’assemblea conciliare.
C’è poi l’imminenza del Giubileo Straordinario, che conferirà al Sinodo “una particolare luce e un preciso orientamento”, avendo la “misericordia” come “architrave che sorregge la vita della Chiesa”.
Il cardinale Baldisseri ha quindi ripercorso le principali tappe del cammino sinodale, a partire dalla convocazione dell’assemblea straordinaria da parte di papa Francesco, il 23 agosto 2013, in occasione dell’Udienza Generale. Il successivo 8 ottobre, l’emissione dei Lineamenta ad opera del Consiglio Ordinario della Segreteria del Sinodo. Poi, un anno dopo, finalmente la III Assemblea Generale Straordinaria (5-19 ottobre 2014) sul tema Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione.
Procedendo nella ricostruzione della preparazione del Sinodo, il cardinale Segretario Generale, ha anche menzionato l’“ampio numero di pubblicazioni e convegni sul tema della famiglia, affrontato sotto molteplici punti di vista: storico, antropologico, culturale, psicologico, sociologico, biblico, dogmatico, morale, giuridico, politico, economico, solo per menzionare i principali ambiti di riflessione”, tra i quali “quelli del Pontificio Consiglio per la famiglia, come pure quelli di altre istituzioni della Curia Romana e di diverse Conferenze Episcopali”.
Fondamentale è stato anche il contributo del Santo Padre in persona che, in particolare nelle “Udienze Generali del mercoledì e in numerose altre occasioni ha autorevolmente accompagnato il cammino comune nel corso di quest’anno”.
Commentando la pubblicazione del doppio motu proprio Mitis Iudex Dominus Iesus e Mitis et misericors Iesus, il Segretario Generale del Sinodo ha spiegato che, con questo documento, il Pontefice non favorisce la nullità dei matrimoni ma “la celerità dei processi” e la trattazione delle cause “per via giudiziale, e non amministrativa”, per “la necessità di tutelare in massimo grado la verità del sacro vincolo”.
Dopo un excursus sulle metodologie sinodali, il cardinale Baldisseri ha ribadito l’importanza del sostegno della preghiera da parte dei fedeli di tutto il mondo. “Grazie alla collaborazione della Diocesi di Roma – ha ricordato – i fedeli potranno pregare ogni giorno per il Sinodo nella cappella della Vergine Maria Salus Populi Romani”.
Un evento di non secondaria importanza sarà poi l’esposizione delle reliquie di Santa Teresa del Bambino Gesù e dei suoi genitori, i Beati Zélie e Louis Martin, i quali saranno canonizzati domenica 18 ottobre, in coincidenza della Giornata Missionaria Mondiale, in quanto “insigne modello di santità familiare”
Le medesime reliquie, potranno essere venerate fino ad oggi dai padri sinodali, nella cappella adiacente all’Aula Paolo VI, assieme a quelle dei beati coniugi Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi.
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