Daily meditation on the Gospel

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Le mie parole non passeranno

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Mc 13,24-32

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Lettura

Siamo ormai alla fine dell’anno liturgico, anche se, di fatto, si concluderà con la festa di Cristo, Re dell’Universo, quale ideale convergere di tutte le cose verso di Lui. Pur nella drammaticità dei testi che oggi prevalgono nella liturgia, si intende celebrare la vittoria del bene sul male, della vita sulla morte, dell’eternità sul tempo che passa e si logora. Il cristiano vive nell’attesa della fine che non è un disimpegnarsi nella storia ma un immergersi in essa perché la fine rappresenti il massimo di crescita dell’umanità, finalmente fatta degna di entrare nel Regno di Dio.

Meditazione

Oggi siamo davanti a una delle pagine più difficili del Vangelo. Si tratta del “discorso escatologico” di Gesù sulle ultime realtà: la distruzione del tempio e della città di Gerusalemme, il ritorno di Cristo alla fine del mondo e il giudizio universale. L’occasione di tale insegnamento di Gesù sulla storia della salvezza è data da un’osservazione fatta da uno degli apostoli: “Maestro, guarda che pietre e che costruzioni!”. Ma Gesù, con sguardo profetico, preannuncia con dolore la distruzione futura del tempio. “Di tutto ciò che vedete non sarà lasciata pietra su pietra che non venga distrutta”. Intanto Gesù esce dall’area del tempio, attraversa la valle del Cedron e sale sul Monte degli Ulivi. Allo sguardo di Gesù e degli Apostoli si presenta la mole del tempio che si erge maestoso nel cielo terso e azzurro. Gli ori, i marmi e gli ornamenti policromi del santuario splendono al sole. Tutto sarà distrutto. Chi rimarrà sarà Gesù che ritornerà alla fine dei tempi in tutto lo splendore della sua gloria per raccogliere i frutti della sua opera redentrice, quella parusia che i cristiani attendevano con ansia quando pregavano: “Vieni, Signore Gesù”. Questo deve essere anche il nostro atteggiamento. Attesa di Cristo, cammino incontro a lui con la lampada accesa della fede e dell’amore. La conclusione del brano evangelico non solo è serena, ma piena di fiducia. Gesù esorta i suoi discepoli a non preoccuparsi, neppure quando saranno imprigionati, tradotti nei tribunali, perseguitati dagli amici e dai familiari e odiati da tutti. Non con le preoccupazioni, le proteste, le discussioni si avrà la vittoria, ma perseverando con costanza nella fedeltà a Cristo, confidando in Lui nonostante l’imperversare delle tempeste.

Preghiera

«Donaci, Signore, di essere costantemente fedeli al nostro impegno cristiano, perché solo nel servire te, fonte di ogni bene, possiamo gustare felicità piena e duratura» (cfr. Colletta).

Agire

Leggiamo oggi il discorso della montagna (Mt 5,1-12) consapevoli che tutto passa ma quello che ha detto Gesù non passerà mai. Le beatitudini rappresentano un nuovo ordine di valori fondati nell’amore verso Dio e verso il prossimo.

Meditazione del giorno a cura di mons. Michele De Rosa, Vescovo di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata de’ Goti, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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