ROMA martedì, 17 aprile 2007 (ZENIT.org).- Questo martedì mattina si è svolta la conferenza stampa di presentazione della IVª edizione della maratona-pellegrinaggio “Giovanni Paolo II”, che si svolgerà dal 23 al 28 aprile prossimi.
Il 23 aprile è previsto l’arrivo a Betlemme dove si aprirà ufficialmente il pellegrinaggio che come sempre prevede numerose tappe nei luoghi della fede, mentre il 25, al mattino, sarà la volta della maratona, che quest’anno si corre da Basilica della Natività a Betlemme fino al Muro occidentale del Tempio a Gerusalemme.
La corsa, aperta a tutti, si snoda lungo un percorso di 10 chilometri che attraversa il muro e il check-point che dividono Israele dalla Palestina.
Si tratta di una iniziativa di carattere fortemente simbolico in cui atleti italiani, israeliani e palestinesi corrono insieme per scrivere una nuova pagina della pace, portando la bandiera Olimpica e la fiaccola della Pace, che verrà benedetta questo mercoledì dal Papa durante l’Udienza generale.
Tra gli atleti che correranno per la pace spiccano i nomi di Andrea Zorzi e Roberto Masciarelli, vecchie glorie della pallavolo italiana, e alcuni rappresentanti delle squadre iscritte alle Clericus Cup, il primo torneo mondiale del Vaticano, dedicato a preti e seminaristi.
Alla conferenza stampa di quest’oggi sono intervenuti monsignor Josef Clemens, Segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, monsignor Liberio Andreatta, Amministratore Delegato dell’Opera Romana Pellegrinaggi, Edio Costantini, Presidente nazionale del Centro Sportivo Italiano (CSI), e la giornalista Paola Saluzzi, madrina dell’evento e alla sua terza maratona-pellegrinaggio.
Nel prendere la parola monsignor Andreatta ha affermato che “la maratona-pellegrinaggio è una delle iniziative più belle che stiamo realizzando per la Terra Santa. Lo scopo è quello di accorciare la distanza tra Betlemme e Gerusalemme e far sì che al più presto questa maratona non serva più”.
“Passi in avanti se ne sono fatti e se ne stanno facendo, ad esempio quest’anno il Ministero del Turismo Israeliano e quello Palestinese si sono incontrati per decidere insieme l’organizzazione dell’evento, senza avere noi come intermediari”, ha aggiunto.
Tra le novità l’internazionalizzazione della maratona, il coinvolgimento di scolaresche israeliane e palestinesi, un numero sempre più crescente di partecipanti dall’Italia, circa 200, che correranno per manifestare il loro impegno a favore di questa causa.
“Cento cinquanta israeliani e altrettanti palestinesi parteciperanno alla maratona”, ha poi rivelato monsignor Andreatta.
Grande soddisfazione ed entusiasmo è stato inoltre espresso da monsignor Josef Clemens, che presiederà la maratona-pellegrinaggio “Giovanni Paolo II”.
“Siamo contenti come Pontificio Consiglio per i Laici di dare il nostro contributo a questa bella iniziativa, considerando che il nostro organismo prevede la sezione ‘Chiesa e Sport’, nata pochi giorni dopo il Giubileo degli Sportivi – ha affermato –. Credo che alla maratona-pellegrinaggio bisogna guardare da una triplice angolazione: Giovanni Paolo II, lo sport e la pace”.
Nell’intervenire Edio Costantini ha sottolineato come lo sport sia davvero “il principio generatore delle esperienze umane più forti. Chi ha percorso questi 10 km torna a casa cambiato. Un’esperienza del genere, in grado di far nascere amicizie e rapporti umani, è l’unica capace di modificare la storia degli uomini. Sono 10 km che cambiamo il cuore degli uomini”.
A conclusione della conferenza stampa Paola Saluzzi ha infine ricordato che durante questi giorni sono previste due visite, entrambi significative a Betlemme, al Caritas Baby Hospital, e all’“Istituto Effetà-Paolo VI” che si occupa della riabilitazione dei bambini sordomuti.
La maratona è promossa dall’Opera Romana Pellegrinaggi, dal Centro Sportivo Italiano, dall’Ufficio Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana per la Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport e dall’Igto, Ufficio Nazionale del Turismo Israeliano.