Il cardinale segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, è convinto che la Russia possa “aiutare in questo momento difficile”, che sta attraversando il Venezuela.
Nel corso di una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Affari esteri di Mosca, Sergei Lavrov, il porporato ha risposto martedì 22 agosto 2017 a una domanda sul possibile contributo della Russia alla ricerca di una via d’uscita dalla crisi nel Paese sudamericano, così riferisce il ministero degli Esteri.
“La Russia mantiene rapporti stretti con il Venezuela”, ha detto il “numero 2” vaticano. “Penso che la Russia possa contribuire ai negoziati. Questo è l’unico modo che vede la Santa Sede per risolvere la crisi venezuelana”.
“Quindi — ha proseguito il segretario di Stato — dobbiamo collaborare con le parti opposte a livello governativo e cercare insieme di trovare un cammino comune per risolvere i problemi che il Venezuela sta vivendo attualmente.”
Il ministro russo Sergei Lavrov ha aggiunto che “numerosi attori esterni possono contribuire a risolvere la crisi venezuelana”. “Abbiamo — ha detto il ministro — sostenuto attivamente le iniziative appropriate della Santa Sede che sono state presentate nell’ambito dell’UNASUR (Unione delle Nazioni Sudamericane, ndr) per promuovere la riconciliazione nazionale in Venezuela.”
“L’importante è che tutte le forze esterne invitano le parti avversarie in Venezuela a pervenire ad un accordo nazionale, a raggiungere dei compromessi che permetteranno loro di sviluppare il proprio Paese in tutta tranquillità, tenendo conto degli interessi di tutti i settori della società e delle forze politiche”, ha continuato Lavrov. “Gli attori esterni che spingono l’opposizione a un duro confronto con le autorità […] minano gli sforzi di coloro che sono sinceramente interessati a ripristinare la pace, la tranquillità e la stabilità nel Venezuela”, ha dichiarato ancora il ministro degli Esteri russo. (pdm)
