Dalla prossima Giornata Mondiale del Malato, il Papa auspica frutti per “una nuova evangelizzazione”

Il cardinale Javier Lozano Barragán nominato Inviato Speciale per le celebrazioni

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CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 31 gennaio 2005 (ZENIT.org).- Giovanni Paolo II auspica che i partecipanti alle celebrazioni della XIII Giornata Mondiale del Malato, che avranno luogo a Yaoundé (Camerun), possano accogliere “i frutti fecondissimi” di questo avvenimento ecclesiale e “farsi zelanti promotori di una nuova evangelizzazione”.

Questo il messaggio contenuto nella missiva inviata dal Santo Padre al cardinale Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute e suo Inviato Speciale per le celebrazioni che si terranno nei giorni 9, 10 e 11 febbraio 2005.

“I dodici apostoli di Cristo, da lui inviati a due a due con il potere sopra gli spiriti immondi, ungevano con l’olio i malati e li guarivano – scrive il Papa nella lettera in latino –. Proprio Noi che esercitiamo l’autorevolissimo compito dello stesso successore di Pietro, osserviamo bene quelle parole delle Sacre Scritture sulla nascita degli apostoli e in generale tentiamo di prestare una cura attenta al giovamento spirituale di tutti i malati e pazienti”.

“Molti sono in realtà i fedeli ai quali si presentano nella vita quotidiana sofferenze e molteplici difficoltà, e che per questo fatto hanno bisogno di un qualche conforto celeste e di una consolazione gradita al loro animo”, ha ricordato il Pontefice.

Il tema del Messaggio inviato da Giovanni Paolo II per questa edizione della Giornata Mondiale del Malato è incentrato sul flagello dell’AIDS, ed è mirato a sensibilizzare l’umanità sull’allarmante preoccupazione legata all’avanzare del virus dell’HIV nel continente africano.

In particolare il Santo Padre, osservando che esistono diversi modi per contrarre questa malattia e che nella maggior parte dei casi il virus viene trasmesso per via sessuale, aveva affermato che “una condotta responsabile e l’osservanza della virtù della castità” possono servire ad arginare il problema.

Per questo, aveva riconosciuto ancora, che “per combatterla in modo responsabile occorre accrescerne la prevenzione mediante l’educazione al rispetto del valore sacro della vita e la formazione alla pratica corretta della sessualità”.

Il Messaggio rivolto “ai governanti e alle autorità civili”, li esortava a diffondere “chiare e corrette informazioni al servizio dei cittadini” e a dedicare “risorse sufficienti all’educazione dei giovani ed alla cura della salute”.

La missione che accompagnerà il cardinale Barragán sarà composta dai sacerdoti Théodore Toko, Segretario Generale Aggiunto della Conferenza Episcopale Nazionale del Camerun (CENC), e Paul-Marie Philémon Mbida, Responsabile della Pastorale della Salute per l’Arcidiocesi di Yaoundé.

[Per saperne di più si legga il testo integrale del Messaggio per la Giornata Mondiale del Malato 2005]

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ZENIT Staff

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