Cimitero - Foto Copyright Pixabay CC0 - Unsplash, Public Domain

Roma: Le messe nei cimiteri con i vescovi ausiliari

La solennità di Tutti i Santi e la commemorazione dei fedeli defunti – Comunicato Stampa del Vicariato di Roma

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Il vicegerente monsignor GIANPIERO PALMIERI celebrerà il 2 novembre al cimitero del Verano; monsignor GUERINO DI TORA il 2 novembre al cimitero di Prima Porta, presso la parrocchia dei Santi Urbano e Lorenzo; monsignor DARIO GERVASI il primo novembre al cimitero di Ostia presso la chiesa di Sant’Aurea a Ostia Antica e il 2 novembre al cimitero Laurentino

In occasione della solennità di Tutti i Santi, venerdì primo novembre, e della commemorazione dei fedeli defunti, sabato 2 novembre, i vescovi ausiliari della diocesi di Roma celebreranno le Messe nei diversi cimiteri capitolini.

In particolare, il 2 novembre alle ore 16 monsignor GIANPIERO PALMIERI, vicegerente della diocesi e ausiliare per il settore Est, presiederà la Messa al cimitero monumentale del Verano (piazzale del Verano).
Sempre il 2 novembre, ma alle ore 18, monsignor GUERINO DI TORA, vescovo ausiliare per il settore Nord, celebrerà al cimitero Flaminio, meglio noto come Prima Porta (Via Flaminia, km 14,400), presso la parrocchia dei Santi Urbano e Lorenzo (vicolo di Prima Porta, 6).

Il giorno prima, primo novembre, monsignor DARIO GERVASI, vescovo ausiliare per il settore Sud, sarà alle ore 15 al cimitero di Ostia Antica (via Piana Bella) e presiederà la celebrazione eucaristica nella chiesa di Sant’Aurea a Ostia Antica (piazza della Rocca, 13); il 2 novembre monsignor GERVASI celebrerà invece al Cimitero Laurentino (via Laurentina km 13.500).

Un Decreto emanato dalla Penitenzieria Apostolica in data 23 ottobre 2020 stabilisce, su mandato di Papa Francesco, che quest’anno, nelle attuali contingenze dovute alla pandemia da Covid-19, le indulgenze plenarie per i fedeli defunti saranno prorogate per tutto il mese di novembre, con adeguamento delle opere e delle condizioni a garantire l’incolumità dei fedeli.

Inoltre per anziani, malati e per tutti coloro che, per gravi motivi, non possono uscire di casa «potranno conseguire l’indulgenza plenaria – dispone il decreto – purché, unendosi spiritualmente a tutti gli altri fedeli, distaccati completamente dal peccato e con l’intenzione di ottemperare appena possibile alle tre consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre), davanti a un’immagine di Gesù o della Beata Vergine Maria, recitino pie orazioni per i defunti – ad esempio, le Lodi e i Vespri dell’Ufficio dei Defunti, il Rosario mariano, la Coroncina della Divina Misericordia, altre preghiere per i defunti più care ai fedeli –, o si intrattengano nella lettura meditata di uno dei brani evangelici proposti dalla liturgia dei defunti, o compiano un’opera di misericordia offrendo a Dio i dolori e i disagi della propria vita».

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ZENIT Staff

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