San Stanislao Kostka (1550-1568) - Foto Copyright Wikimedia Commons - Bestbudbrian, CC BY-SA 4.0

Giovanni Paolo II: San Stanislao Kostka, “una figura straordinaria”

“I nostri pensieri vanno immediatamente ai giovani di tutto il mondo”

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“[…] Veramente è una figura straordinaria per la brevità della vita e per la maturità della sua vocazione cristiana e religiosa”, così Giovanni Paolo II su San Stanislao Kostka (1550-1568), patrono dei giovani polacchi.

“Io, personalmente, cammino da tanti anni della mia vita, dagli anni dell’infanzia, non solamente della giovinezza, cammino assieme a questo santo patrono della gioventù specialmente in Polonia. E ho camminato anche qui a Roma, essendo vicino, come studente del Collegio Belga. Quasi ogni giorno venivo a pregare san Stanislao Kostka, a pregarlo e a cercare da lui una illuminazione spirituale, un aiuto. E la stessa abitudine avevano molti giovani studenti di diverse nazionalità, di diversi collegi” [La tomba di San Stanislao Kostka è custodita in Sant’Andrea al Quirinale, Roma].

[…] Il cammino della sua breve vita, iniziatosi a Rostków in Mazowsze, attraverso Vienna e poi sino a Roma, lo si può paragonare ad una grande corsa verso la meta della vita di ogni cristiano qual è la santità. […] Quando ci troviamo dinanzi a questo straordinario personaggio i nostri pensieri vanno immediatamente ai giovani di tutto il mondo, ma soprattutto ai giovani della nostra Patria. Sì, san Stanislao ebbe una giovinezza difficile, anche se veniva da una famiglia ricca, aristocratica, quasi regale. Anche i giovani polacchi d’oggi hanno una giovinezza difficile; a volte credono di non essere in grado di affrontare la vita; a volte cercano soluzioni al di fuori della patria. Per tutti, per quanti lasciano la patria e per quanti restano, san Stanislao possa essere il patrono, il patrono delle difficili vie della vita polacca, della vita cristiana. Cerchiamo sempre in lui il sostegno per l’intera gioventù polacca, per tutta la Polonia giovane. Egli è stato un grande cultore della Madonna: sebbene questa caratteristica non ci appartenga esclusivamente, tuttavia, lo ha unito in modo speciale a noi, alla nazione polacca. Fin dall’infanzia, fin dal periodo vissuto nella sua abitazione paterna, egli era unito a tutti i suoi connazionali nel grande amore verso la Madre santissima. E alla vigilia dell’Assunzione Maria lo chiamò in cielo.”

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ZENIT Staff

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