Assisi - Foto Copyright Diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino

Oggi 27 luglio ricorre la Giornata per la pace in ricordo dell’incontro interreligioso voluto da San Giovanni Paolo II

Comunicato Stampa della Diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino

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Sono rivolte alla Terra Santa e alla Turchia le intenzioni di preghiera per la pace del 27 luglio. Un appuntamento mensile, voluto dal vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino e portato avanti dalla Commissione diocesana per lo “Spirito di Assisi”, in ricordo dello storico incontro interreligioso del 1986 promosso da San Giovanni Paolo II. “La sfida della pace – scrive il vescovo nell’invito alla preghiera – ci chiede di accogliere dall’unico Dio l’invito a sentirci fratelli e sorelle, e a vivere come tali, imparando a rispettare, armonizzare e, nella misura possibile, valorizzare le nostre diversità in vista del bene comune”.

Nella lettera monsignor Sorrentino pone in particolare l’attenzione su due scenari. “Il primo – sottolinea – riguarda la Terra Santa, dove continuiamo ad assistere all’inimicizia tra i due popoli israeliano e palestinese. Certo non mancano in quel contesto persone di buona volontà, dell’una e dell’altra parte, e tentativi di riconciliazione che purtroppo non ricevono adeguato spazio di informazione. Si pone invece come una minaccia alla pace la decisione del governo di Israele di annettere alcune aree della Cisgiordania, con un prevedibile esito di aumento dell’incomprensione e di possibili reazioni violente. Invitiamo a pregare affinché le due parti, tenendo conto anche delle valutazioni e delle mediazioni di carattere sovranazionale, tornino a parlarsi e ricompongano la convivenza possibile nel rispetto dei diritti di tutti.

Allo stesso modo – prosegue – il nostro impegno di preghiera guarda alla Turchia, terra che unisce oriente e occidente, fedi e culture diverse. Preghiamo perché la Basilica cristiana dedicata alla Divina Sapienza (Santa Sophia) sia rispettata nella sua fisionomia originaria, in un rapporto tra cristiani e musulmani che superi la logica della contesa e si sviluppi all’insegna del dialogo, dell’incontro e del riconoscimento reciproco”.

Come di consueto religiosi e laici sono invitati a pregare nei vari momenti e nelle celebrazioni eucaristiche della giornata. Non è previsto un momento comune, ma ognuno è invitato a pregare per questa intenzione nell’arco della giornata del 27 luglio.

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ZENIT Staff

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