Piazza San Pietro, San Pietro, Via della Conciliazione, Vaticano - Foto © Michele Francioso on Unsplash

Carmelo Barbagallo: Nuovo Statuto e primo Regolamento interno dell’AIF

Intervento del Presidente AIF (Presentazione del Rapporto Annuale)

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L’Autorità di Informazione Finanziaria è una realtà giovane. Istituita alla fine del 2010 da Papa Benedetto XVI, ha iniziato ad operare nel 2011, meno di dieci anni fa. Dalla fondazione ad oggi, la sua crescita è stata costante in tutti gli ambiti di attività: regolamentazione, vigilanza, informazione finanziaria. L’AIF si è così accreditata quale soggetto autorevole nella lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. I risultati conseguiti nell’anno trascorso sono riassunti nel Rapporto che presentiamo oggi. In questo mio intervento vorrei andare oltre nel tempo, dando conto di quanto avvenuto dalla fine del passato esercizio ai giorni nostri.

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Alla fine del mese di novembre venivo nominato da Sua Santità Papa Francesco Presidente dell’Autorità. Nel dichiararmi profondamente onorato per l’incarico ricevuto, ho affermato che non avevo dubbi che l’AIF avrebbe saputo dare il proprio apporto affinché continuassero ad essere riconosciuti i valori della correttezza e della trasparenza dei movimenti finanziari della Santa Sede. Ho colto l’occasione per rassicurare il sistema internazionale di informazione finanziaria sul fatto che l’AIF avrebbe fornito ogni collaborazione, nel rispetto dei migliori standard internazionali. A distanza di circa un semestre, i risultati conseguiti testimoniano la fondatezza di quegli impegni. Se ciò è avvenuto, è in virtù dell’ottimo lavoro dei colleghi dell’AIF e della fattiva collaborazione delle altre Autorità della Santa Sede. Colgo questa occasione per ringraziarli tutti.

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Il lavoro svolto in questi mesi è stato finalizzato:

i) ad assicurare l’operatività sul fronte della cooperazione internazionale; ii) a consolidare i rapporti di collaborazione con le altre Autorità della Santa Sede (SS) e dello Stato della Città del Vaticano (SCV) per meglio perseguire i fini istituzionali; iii) a intensificare l’attività di vigilanza prudenziale; iv) a rafforzare i meccanismi di governo dell’Autorità e potenziarne l’organico; v) a riorganizzare l’Autorità. Intendo dare ora conto dei contenuti principali di tali iniziative.

i) La cooperazione internazionale.

Il 13 novembre del 2019 l’AIF è stata sospesa dal circuito Egmont, il forum che raccoglie le Unità di Informazione Finanziaria di tutto il mondo. La sospensione è stata rimossa dopo appena un bimestre, grazie alle rassicurazioni fornite dall’AIF ad Egmont. Determinante è stata la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa tra l’AIF e l’Ufficio del Promotore di Giustizia; abbiamo rassicurato le nostre controparti internazionali che, in base al protocollo, l’eventuale sequestro di documentazione e informazioni riservate avverrà con modalità coerenti con gli standard di sicurezza delle informazioni di intelligence stabiliti dal circuito Egmont.

ii) La cooperazione interna

La collaborazione tra l’AIF e le altre autorità della Santa Sede non è meno importante di quella internazionale per svolgere con efficacia le funzioni istituzionali. Essa è stata resa particolarmente intensa e, a questo fine, sono stati sottoscritti tra febbraio e giugno del corrente anno quattro protocolli assai significativi:

– il primo, firmato il 13 febbraio, con la Segreteria di Stato e con la Segreteria per l’Economia in materia di vigilanza e controllo sugli enti senza scopo di lucro aventi sede legale nello Stato e registrati presso il Governatorato;

– il secondo, firmato il 20 febbraio, con la Segreteria per l’Economia in materia di vigilanza e controllo sulle Autorità Pubbliche della SS/SCV;

– il terzo, firmato il 28 aprile, con il Promotore di Giustizia e con la Gendarmeria in materia di collaborazione e scambio di informazioni a fini di intelligence;

– il quarto, firmato il 16 giugno, con il Revisore Generale, che rappresenta un aggiornamento in materia di collaborazione e scambio di informazioni a fini di intelligence.

I primi due protocolli consentono di approfondire la conoscenza, attraverso appositi questionari, delle entità obbligate a segnalare all’AIF attività sospette. I questionari permettono di effettuare una prima classificazione delle entità vigilate in base al livello di rischio e di individuare aree di miglioramento. Al livello di rischio è anche parametrato, secondo criteri di proporzionalità, un piano di audit in loco.

Per gli enti senza scopo di lucro, l’analisi dei questionari ha consentito di riscontrare un rischio medio-basso. A fronte delle aree di miglioramento rilevate sono state formulate apposite raccomandazioni. È in via di attuazione l’analoga attività prevista per le Autorità pubbliche. Sia per gli enti senza scopo di lucro che per le Autorità pubbliche sono state attuate, in collaborazione con tutte le Autorità della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, qualificate iniziative di formazione rivolte agli organi di governo e al personale, con l’intento di favorire un miglioramento della conoscenza delle procedure finalizzate a identificare la provenienza e la destinazione dei fondi movimentati, rafforzando in tal modo gli “anticorpi” di queste entità di fronte alle potenziali minacce di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo alle quali potrebbero essere esposte, non di rado inconsapevolmente.

Il terzo e il quarto protocollo sanciscono sul piano formale quel che è già una realtà ossia l’intensa collaborazione tra AIF, l’Ufficio del Promotore di Giustizia e la Gendarmeria, da una parte, tra AIF e l’Ufficio del Revisore Generale, dall’altra. L’esperienza di questi mesi ha confermato l’importanza delle relazioni tra queste Autorità; i contatti sono costanti e fruttuosi.

iii) L’intensificazione dell’attività di vigilanza prudenziale.

Le attività di vigilanza ai fini antiriciclaggio e di natura prudenziale sugli Enti che svolgono attività finanziaria su base professionale si basavano sulle regole generali fissate dai regolamenti emanati dall’AIF e su prassi operative. Al fine di dare una più dettagliata base tecnica e legale alle attività di accertamento, a distanza e in loco, l’AIF ha in questi giorni approvato due specifiche guide di vigilanza su entrambi i fronti, le cui parti generali verranno a giorni rese pubbliche sul sito istituzionale.

A partire dal mese di agosto 2019, l’AIF ha condotto la seconda ispezione generale in loco presso lo IOR, ai fini della verifica della conformità tecnica al quadro legislativo e regolamentare vigente in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, nonché dell’efficace funzionamento delle misure e dei presidi adottati. Gli esiti dell’attività ispettiva hanno registrato un ampio livello di conformità tecnica e un adeguato livello di efficacia nel funzionamento delle misure e dei presidi adottati.

Nel mese di maggio 2020 si è dato inizio alla prima ispezione generale, ai fini prudenziali, presso lo IOR. La conclusione dell’accertamento è attesa per la fine del mese di luglio. Le precedenti ispezioni avevano infatti riguardato solo ambiti specifici dell’attività. Come, ad esempio, l’ispezione mirata in loco presso lo IOR in materia di servizi di pagamento, effettuata nel giugno 2019. 4

iv) Il rafforzamento dei meccanismi di governo e il potenziamento dell’organico dell’AIF.

Sul fronte delle risorse umane, lo sforzo per ripristinare la normale operatività è stato intenso. Pur condotto, negli ultimi mesi, nel difficile contesto della pandemia, è stato coronato da successo, su ciascuno dei fronti interessati: Consiglio Direttivo, Direzione, personale. A tutti coloro che fanno parte di questa Autorità vanno gli auguri di contribuire al meglio delle proprie possibilità alla riuscita della missione assegnata a ciascuno di noi.

Il Consiglio Direttivo dell’AIF è stato parzialmente reintegrato da una personalità di altissimo profilo grazie alla nomina, da parte del Santo Padre, della Prof.ssa Antonella Sciarrone Alibrandi. Sono certo che la Prof.ssa Sciarrone saprà dare, assieme ai consiglieri già in carica, un importante contributo alla definizione delle strategie e degli indirizzi dell’Autorità negli ambiti di propria competenza.

Per quanto riguarda la Direzione, il 25 febbraio il Consiglio Direttivo ha approvato la mia proposta di candidare il dott. Giuseppe Schlitzer e il dott. Federico Antellini Russo rispettivamente quale Direttore e Vice Direttore dell’AIF. Il 15 aprile le nomine sono state formalizzate con provvedimento dell’eminentissimo Segretario di Stato. Entrambi i membri della Direzione presentano una esperienza lavorativa di alto livello, sviluppatasi per il Direttore anche in consessi internazionali e, per il Vice Direttore, maturata oltre che in rilevanti Istituzioni italiane anche all’interno dell’AIF, in qualità di responsabile dell’Ufficio Vigilanza e Regolamentazione.

Quanto al personale, l’organico dell’AIF in questi ultimi sei mesi è stato raddoppiato, passando da 6 a 12 unità. La struttura è stata riorganizzata affidando il coordinamento dei due Uffici (Vigilanza e Regolamentazione e Informazione Finanziaria) a due funzionari di comprovata esperienza. Al termine della presente crisi sanitaria, si lavorerà per il completamento della compagine impiegatizia. Il rinnovo della governance, come il potenziamento e la razionalizzazione della struttura operativa, sono premesse necessarie affinché l’AIF possa portare avanti in modo efficace le proprie attività istituzionali. Queste si sono molto accresciute a seguito dei protocolli di intesa che ho citato, con il pieno coinvolgimento dell’AIF nell’attività di vigilanza sulle Organizzazioni senza scopo di lucro e sulle Autorità pubbliche della Santa Sede/SCV ai fini dell’antiriciclaggio e del contrasto del finanziamento del terrorismo. Nell’insieme, si tratta di circa un centinaio di soggetti.

v) Il nuovo Statuto e l’emanazione di un regolamento interno.

Il coronamento dell’intensa attività di rafforzamento dell’Autorità condotta in questi mesi si avrà con l’emanazione, speriamo a breve, del nuovo Statuto e del primo Regolamento interno dell’AIF. Sarebbe in primo luogo disposto il cambio del nome dell’Autorità, che muterebbe in ASIF (Autorità di Supervisione e Informazione Finanziaria), appellativo che coglierebbe e valorizzerebbe entrambe le due ‘anime’ della nostra attività, che non è solo di intelligence, ma è anche di supervisione (vigilanza e regolamentazione). Con riferimento all’assetto di governo dell’AIF, il nuovo statuto, nel confermare il ruolo del Consiglio Direttivo, rimarcherebbe il ruolo propositivo del Presidente nell’elaborazione della strategia dell’Autorità e nel controllo della stessa. Allo stesso tempo, si vorrebbe assicurare che il ruolo del Direttore, in concorso con il Vice Direttore, conferisca efficacia ed efficienza all’attività dell’Autorità. In più, è in analisi la rivisitazione dell’organizzazione interna, al fine di conferire una migliore operatività delle attività tra i diversi Uffici. Il nuovo Statuto sarà corredato per la prima volta da un Regolamento che, in una logica di buona e sana amministrazione, specifica nel dettaglio alcune regole interne di funzionamento dell’Autorità.

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È con questo ricco bagaglio di novità che ci si presenterà all’importante appuntamento con Moneyval, il cui team di valutatori è atteso a Città del Vaticano per il 29 settembre. La visita, che durerà all’incirca due settimane, era in realtà prevista per il mese di aprile, ma è stata rinviata a causa dell’emergenza sanitaria. L’AIF farà da capofila per la delegazione vaticana.

Sono passati diversi anni dal primo incontro ufficiale con la Santa Sede e lo SCV, avvenuto nel 2012. In questo arco di tempo, Moneyval ha monitorato a distanza i tanti progressi compiuti dalla giurisdizione ai fini del contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. La prossima visita riveste particolare importanza. Dal suo esito potrà dipendere come la giurisdizione sarà percepita dai mercati finanziari. L’assessment di Moneyval è ad ampio raggio: riguarderà sia il complessivo impianto normativo in materia, sia la sua effettiva implementazione. È cruciale arrivare preparati, far emergere i molteplici progressi compiuti nel sistema dei controlli e le premesse oggi poste per un loro stabile consolidamento.

CARMELO BARBAGALLO
Presidente

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ZENIT Staff

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