Questa mattina il Santo Padre Francesco riceve in Udienza i partecipanti all’UFI – Global Ceo Summit (Unione delle Fiere Internazionali), che riunisce amministratori delegati e presidenti dei più importanti enti organizzatori di fiere ed eventi del mondo, in corso a Roma dal 5 al 7 febbraio. Riportiamo di seguito il discorso che il Papa rivolge ai presenti nel corso dell’Udienza:
Discorso del Santo Padre
Cari amici,
vi do il benvenuto in occasione del vostro Summit mondiale. Questo incontro si sta svolgendo a Roma, città di fede e cultura, luogo di incontro di popoli e idee attraverso i secoli. Come leader nel settore fieristico e delle grandi esposizioni commerciali, siete convenuti qui non solo come professionisti dell’organizzazione, ma perché cercate mediante il vostro lavoro di contribuire a un’economia globale più giusta e umana.
Nel nostro mondo sempre più “ravvicinato”, diventiamo via via più consapevoli che i diversi aspetti della nostra vita e delle nostre attività – compresi quelli sociali, culturali ed ecologici – sono tra loro strettamente correlati (cfr Enc. Laudato si’, 137). Questa interconnessione ha ispirato, in ambito aziendale, l’istituzione di assetti ambientali, sociali e di governance che possano guidare e valutare l’impatto complessivo delle attività economiche e commerciali. Nel caso del vostro campo professionale, si è riscontrato che fiere ed esposizioni non solo hanno effetti positivi sulle economie regionali e sui mercati del lavoro, ma offrono anche opportunità significative per mostrare al mondo intero la ricca diversità e bellezza delle culture e degli ecosistemi locali. In modo particolare, le esposizioni internazionali contribuiscono alla crescita di una cultura dell’incontro, che rafforza i legami di solidarietà e favorisce l’arricchimento reciproco tra i membri della famiglia umana (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 220).
Il vostro lavoro ha quindi una dimensione che lo trascende. Come servizio al bene comune, dovrebbe promuovere l’inclusione, la cura della casa comune e lo sviluppo integrale di individui e popoli. Queste preoccupazioni etiche non sono secondarie, ma essenziali per costruire un’economia in cui i rendimenti finanziari non rappresentano l’unica variabile per misurare il successo.
L’esperienza vi ha insegnato che, nella preparazione e realizzazione delle fiere, tutti gli elementi costitutivi devono concorrere in modo armonico, dagli attori umani ai materiali di costruzione e all’illuminazione, agli impianti e alla gestione dei rifiuti. Quanto maggiore è la cooperazione a livello locale e internazionale, tanto più crescono le possibilità di successo, sia sul piano economico sia su quello umano.
Le fiere che sostengono l’economia del territorio, coinvolgono la sua forza-lavoro, danno valore e rilevanza alla sua cultura e rispettano scrupolosamente la sua ecologia umana e ambientale, alla fine avranno più successo e rinomanza. Avranno un impatto positivo e un’attrattiva sia localmente che globalmente. Per la natura stessa di un’esposizione su larga scala, è necessaria una complessa rete di operatori, che attinga a una vasta gamma di organizzatori, autorità locali, operai, industrie commerciali, enti civici, e così via. Nonostante le molte difficoltà che possono sorgere nel corso della preparazione e realizzazione delle fiere e delle esposizioni che rientrano nella vostra competenza specifica, questi eventi sono in grado di creare una rete di buone relazioni umane, capaci di durare ben oltre l’evento stesso. Voi potete essere giustamente orgogliosi delle vostre iniziative, quando generano una più solida consapevolezza al servizio del bene comune e dello sviluppo integrale.
Cari amici, vi porgo i miei migliori auguri per il vostro impegno al fine di promuovere la creatività e l’innovazione nel vostro settore. Invoco la benedizione di Dio sui vostri lavori di questi giorni, su ciascuno di voi e sulle vostre famiglie.