E’ festa grande e profonda è la gioia dei fedeli nell’attesa dell’incontro che il Sommo Pontefice concederà in modo particolare ai “cellulini” che arriveranno da tutto il mondo
Mancano pochissimi giorni ormai: lunedì 18 novembre p. v. alle ore 12 Papa Francesco dedicherà la sua persona e le sue parole a più di 3000 membri delle Cellule, che arriveranno dai cinque continenti e che hanno nel cuore il desiderio di evangelizzare, di portare la Buona Novella a quanti ancora non la conoscono.
Più di 3000 le persone che si sono iscritte per incontrare il 266° successore di Pietro nell’Aula Paolo VI del Vaticano. Molti i Paesi di provenienza, tra i quali spiccano la Cina, il Brasile e il Libano. Sono attesi anche canadesi, statunitensi, maltesi, inglesi, francesi, belgi, irlandesi, tedeschi, ungheresi, portoghesi, cechi, spagnoli, svizzeri e polacchi, per un totale di circa 500 stranieri.
L’Italia, come da previsioni, è notevolmente rappresentata: sono circa 2500, infatti, coloro che arriveranno a Roma per questo importante incontro.
Saranno presenti S. E. Mons. Joseph de Metz-Noblat, vescovo di Langres, S. E. Mons. Piero Coccia Arcivescovo di Pesaro e S. E. Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, che alle 10 presiederà la Santa Messa di ringraziamento.
Il secondo incontro con Papa Francesco è stato fortemente voluto da don Pi.Gi. Perini, fondatore e presidente dell’Organismo Internazionale di Servizio per le CPE. Il Santo Padre lo ha gentilmente concesso sia in occasione del 90° compleanno di Don Pi.Gi., sia per il suo 65° anniversario di sacerdozio, festeggiati proprio nel 2019.
“Voi aiutate la comunità parrocchiale a diventare una famiglia”, ci diceva il Papa nel 2015, cogliendo pienamente il senso della vita delle Cellule che esistono per conoscere e approfondire la persona di Gesù, intessere con Lui legami filiali e di amicizia, e per sostenere relazioni con i fratelli, vicini e lontani.
Il secondo incontro delle Cellule con il Papa avviene a quattro anni di distanza dal primo, organizzato il 5 settembre 2015. Ricordiamo che in quell’anno esse sono state riconosciute definitivamente dal Pontificio Consiglio per i Laici, che ha visto nell’Organismo e nel suo metodo di annuncio, efficacia e valore per la Chiesa Universale. “Questo significa che ogni Vescovo, che lo ritenga opportuno, potrà liberamente adottare questo sistema per l’evangelizzazione della propria diocesi”, dice don Pi.Gi., riferendosi all’Evangelii Gaudium, in cui il Papa in diversi punti dell’esortazione apostolica, sottolinea l’importanza per la Chiesa di rinvigorire l’identità missionaria dei fedeli laici e sollecitare nei pastori la consapevolezza di far divenire la propria parrocchia una comunità ardente di fede e di evangelizzazione.
Il 17 novembre in preparazione all’importante incontro del giorno dopo, è prevista nella Basilica di Sant’Andrea della Valle a Roma l’Adorazione Eucaristica alle 18 e la Santa Messa alle 18.45, presieduta dal Vescovo di Langres.