Il Vesakh è la festività più importante per i Buddisti: in essa si commemorano i principali avvenimenti della vita di Buddha. La festa del Vesakh/Hanamatsuri 2019, nei vari Paesi di cultura buddista è celebrata in date diverse, secondo le differenti tradizioni. Quest’anno la festa sarà celebrata nella maggior parte dei Paesi di tradizione buddista il 19 maggio. Per tale circostanza, il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso ha fatto pervenire ai Buddisti il seguente messaggio:
Buddisti e cristiani: Promuoviamo la dignità e l’uguaglianza di diritti delle donne e delle ragazze
Cari amici buddisti,
1. A nome del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, desidero porgervi i più cari saluti, con auguri e preghiere, per la celebrazione di Vesakh. Che essa porti gioia e pace a tutti voi, alle vostre famiglie e comunità.
2. Quest’anno il nostro messaggio s’ispira al Documento sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la convivenza comune, firmato congiuntamente ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019 da Papa Francesco e dallo Sceicco Ahmad Al-Tayyeb, Grand Imam di Al-Azhar. Questo testo contiene un forte invito rivolto alle persone di ogni luogo a promuovere la dignità delle donne e dei bambini.
3. Gli insegnamenti di Gesù e del Buddha promuovono la dignità della donna. Sia il buddismo, sia il cristianesimo, insegnano che donne e uomini posseggono uguale dignità e hanno svolto un ruolo importante nella promozione della donna. Le donne buddiste e cristiane hanno apportato contributi significativi alle nostre tradizioni religiose e alla società nel suo insieme. D’altronde, non si può negare che troppo spesso le donne sono oggetto di discriminazione e maltrattamenti. A volte, narrative religiose sono adoperate per presentare la donna come inferiore all’uomo.
4. Ai nostri giorni, la violenza contro le donne e le ragazze è un problema globale, che colpisce un terzo della popolazione femminile mondiale, ed è favorita da situazioni di conflitto, postconflitto e trasferimento forzato. Donne e ragazze sono particolarmente vulnerabili per quanto riguarda il traffico di persone umane e la moderna schiavitù, forme di brutalità che segnano negativamente e spesso in modo irreversibile la loro salute. Per contrastare queste ingiustizie, è vitale riconoscere a donne ragazze l’accesso all’educazione, l’uguaglianza salariale, i diritti all’eredità e alla proprietà, colmare la lacuna di rappresentatività in politica, nel governo e nelle decisioni, affrontare la questione della dote nuziale, e così via. La promozione dell’uguaglianza della dignità e dei diritti delle donne si dovrà riflettere pure nel dialogo interreligioso, al quale devono partecipare più donne, mentre oggi gli uomini sono in numero maggiore.
5. Cari amici, è urgente agire per proteggere le donne e tutelare i loro diritti fondamentali e la loro libertà. Come recita il Documento sulla Fratellanza: “È un’indispensabile necessità riconoscere il diritto della donna all’istruzione, al lavoro, all’esercizio dei propri diritti politici. Inoltre, si deve lavorare per liberarla dalle pressioni storiche e sociali contrarie ai principi della propria fede e della propria dignità. È necessario anche proteggerla dallo sfruttamento sessuale e dal trattarla come merce o mezzo di piacere o di guadagno economico. Per questo si devono interrompere tutte le pratiche disumane e i costumi volgari che umiliano la dignità della donna e lavorare per modificare le leggi che impediscono alle donne di godere pienamente dei propri diritti.”
6. Una speciale responsabilità incombe su coloro che hanno autorità e rivestono posizioni di responsabilità nell’incoraggiare i loro seguaci a sostenere la dignità delle donne e delle ragazze e difendere i loro diritti fondamentali. Analogamente, dobbiamo mettere in guardia i nostri fratelli e sorelle dai pericoli insiti nell’ideologia di genere, che nega le differenze e la reciprocità tra uomini e donne. Promuovendo la dignità e l’uguaglianza delle donne e delle ragazze, vogliamo anche promuovere e tutelare l’istituzione del matrimonio, la maternità e la vita della famiglia.
7. Cari amici buddisti, facciamo ogni sforzo per far crescere nelle nostre famiglie, comunità e istituzioni una rinnovata stima del ruolo centrale delle donne nel nostro mondo e operiamo per il definitivo rifiuto di ogni forma d’ingiusta discriminazione contro la persona umana. In questo spirito, vi auguro nuovamente una festa di Vesakh piena di pace e gioia!
+ Miguel Ángel Ayuso Guixot, M.C.C.J.
Segretario
Incontro con il Consiglio Supremo “Sangha” dei Monaci Buddisti - Foto © Copyright: Servizio Fotografico L'Osservatore Romano (archivio)
Festività buddista di Vesakh/Hanamatsuri 2019
Messaggio del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso