Alle ore 9.20 (8.20 ora di Roma) il Santo Padre Francesco ha lasciato l’Aeroporto Internazionale di Sofia a bordo di un A319/Volo di Stato alla volta di Plovdiv. Al Suo arrivo alla Base Aerea Graf Ignatievo alle ore 9.40 (8.40 ora di Roma), il Papa si è trasferito in auto alla Chiesa del Sacro Cuore di Rakovsky per la celebrazione della Santa Messa con le Prime Comunioni.
Prima dell’arrivo alla Chiesa del Sacro Cuore, il Santo Padre ha cambiato vettura e, dopo aver salutato il Sindaco della Città e la sua famiglia, è salito sulla papamobile. Dopo un giro in papamobile tra i fedeli, alle ore 11.00 (10.00 ora di Roma) Papa Francesco ha presieduto la Celebrazione Eucaristica nella Chiesa del Sacro Cuore di Rakovsky nel corso della quale ha amministrato il sacramento della Prima Comunione ai 245 bambini presenti. È la prima volta che il Santo Padre amministra personalmente ai bambini la Prima Comunione durante un Viaggio Apostolico.
Al termine della Santa Messa, S.E. Mons. Gheorghi Ivanov Jovčev, Vescovo di Sofia e Plovdiv, ha indirizzato al Papa un breve saluto. Quindi, prima della benedizione finale, il Papa ha rivolto ai circa 700 fedeli presenti all’interno della Chiesa e alle circa 10 mila persone presenti nell’area circostante alcune parole di ringraziamento. Subito dopo il Santo Padre si è recato a piedi al Convento Francescano per il pranzo con i Vescovi della Bulgaria.
Prima di lasciare il Convento e trasferirsi in auto alla Chiesa di San Michele Arcangelo per l’Incontro con la Comunità Cattolica, il Papa consegna un dono alle 11 suore della casa e saluta nel cortile i malati assistiti dalle religiose. Pubblichiamo di seguito l’omelia che il Santo Padre ha pronunciato dopo la proclamazione del Vangelo, la trascrizione del dialogo con i bambini, le parole rivolte ai piccoli prima di distribuire l’Eucaristia e il saluto finale che ha rivolto ai presenti al termine della Santa Messa:
Omelia del Santo Padre
Cari fratelli e sorelle,
Christos vozkrese! Sono felice di salutare i bambini e le bambine della Prima Comunione, come pure i loro genitori, parenti e amici. A tutti voi rivolgo il bel saluto augurale che si usa anche nel vostro Paese in questo tempo pasquale: Christos vozkrese! Questo saluto è l’espressione della gioia di noi cristiani, discepoli di Gesù, perché Lui, che ha dato la vita per amore sulla croce per distruggere il peccato, è risorto e ci ha resi figli adottivi di Dio Padre. Siamo contenti perché Egli è vivo e presente tra noi oggi e sempre.
Voi, cari bambini e care bambine, siete venuti qui da ogni angolo di questa “Terra delle rose” per partecipare a una festa meravigliosa, che sono sicuro non dimenticherete mai: il vostro primo incontro con Gesù nel sacramento dell’Eucaristia. Qualcuno di voi potrebbe chiedermi: ma come possiamo incontrare Gesù, che è vissuto tanti anni fa e poi è morto ed è stato messo nella tomba? È vero: Gesù ha fatto un atto immenso di amore per salvare l’umanità di tutti i tempi. È rimasto nella tomba tre giorni, ma noi sappiamo – ce lo hanno assicurato gli Apostoli e molti altri testimoni che lo hanno visto – che Dio Padre suo e Padre e nostro, lo ha risuscitato. E ora Gesù è vivo, ed è qui con noi, perciò oggi lo possiamo incontrare nell’Eucaristia. Non lo vediamo con questi occhi, ma lo vediamo con gli occhi della fede.
Vi vedo qui vestiti con le tuniche bianche: questo è un segno importante e bello, perché siete vestiti a festa. La Prima Comunione è innanzi tutto una festa, in cui celebriamo Gesù che ha voluto rimanere sempre al nostro fianco e che non si separerà mai da noi. Festa che è stata possibile grazie ai nostri padri, ai nostri nonni, alle nostre famiglie, alle nostre comunità che ci hanno aiutato a crescere nella fede. Per venire qui, a questa citta di Rakovski, avete fatto una lunga strada. I vostri sacerdoti e catechisti, che hanno seguito il vostro percorso di catechesi, vi hanno accompagnato anche nella strada che vi porta oggi a incontrare Gesù e a riceverlo nel vostro cuore. Egli, come abbiamo ascoltato nel Vangelo (cfr Gv 6,1-15), un giorno ha moltiplicato miracolosamente cinque pani e due pesci, saziando la fame della folla che lo aveva seguito e ascoltato.
Vi siete accorti di come è incominciato il miracolo? Dalle mani di un bambino che ha portato quello che aveva: cinque pani e due pesci (cfr Gv 6,9). Allo stesso modo in cui voi oggi aiutate il compiersi del miracolo di far ricordare a tutti noi grandi qui presenti il primo incontro che abbiamo avuto con Gesù nell’Eucaristia e poter ringraziare per quel giorno. Oggi ci permettete di essere nuovamente in festa e celebrare Gesù che è presente nel Pane della Vita. Perché ci sono miracoli che possono accadere solo se abbiamo un cuore come il vostro, capace di condividere, di sognare, di ringraziare, di avere fiducia e di onorare gli altri. Fare la Prima Comunione significa voler essere ogni giorno più uniti a Gesù, crescere nell’amicizia con Lui e desiderare che anche altri possano godere la gioia che ci vuole donare. Il Signore ha bisogno di voi per poter realizzare il miracolo di raggiungere con la sua gioia molti dei vostri amici e familiari.
Cari bambini, care bambine, sono contento di condividere con voi questo grande momento e di aiutarvi a incontrare Gesù. State vivendo davvero una giornata in spirito di amicizia, spirito di gioia e fraternità, spirito di comunione tra di voi e con tutta la Chiesa che, specialmente nell’Eucaristia, esprime la comunione fraterna tra tutti i suoi membri. La nostra carta di identità e questa: Dio è nostro Padre, Gesù è nostro Fratello, la Chiesa è la nostra famiglia, noi siamo fratelli, la nostra legge è l’amore. Desidero incoraggiarvi a pregare sempre con quell’entusiasmo e quella gioia che avete oggi. E ricordate che questo è il sacramento della Prima Comunione ma non dell’ultima Comunione. Oggi ricordatevi che Gesù vi aspetta sempre. Perciò, vi auguro che oggi sia l’inizio di molte Comunioni, perché il vostro cuore sia sempre come oggi, in festa, pieno di gioia e soprattutto gratitudine.
***
Dialogo del Santo Padre con i bambini al termine dell’Omelia
Papa Francesco:
Cari bambini e care bambine,
vi do il benvenuto! Sono contento di vedervi qui per fare la Prima Comunione. Vi farò una domanda: siete contenti voi di fare la Prima Comunione?
Bambini:
Sì!
Papa Francesco:
Sicuro?
Bambini: Sì!
Papa Francesco:
E perché siete contenti? Perché viene Gesù! Diciamo insieme: “Sono contento perché viene Gesù”.
Bambini:
Sono contento perché viene Gesù!
Papa Francesco:
E voi, tutti uniti qui per ricevere Gesù – vi faccio una domanda – voi siete la stessa famiglia?
Bambini: Sì!
Papa Francesco:
E come si chiama la nostra famiglia?
Bambini:
La Chiesa.
Papa Francesco:
Il nostro cognome è: cristiano.
Bambini:
Sì!
Papa Francesco:
Com’è il nostro cognome?
Bambini:
Cristiano.
Papa Francesco:
Va bene. Io nell’omelia ho detto una cosa che vorrei che voi ricordiate sempre. Ho parlato della “carta d’identità” del cristiano e ho detto questo: «La nostra carta d’identità è questa: Dio è nostro Padre, Gesù è nostro fratello, la Chiesa è la nostra famiglia, noi siamo fratelli, la nostra legge è l’amore». Adesso ripetiamo insieme. Io dirò di nuovo, il traduttore ripeterà e ripetiamo insieme. Dio è nostro Padre.
Bambini:
Dio è nostro Padre.
Papa Francesco:
Gesù è nostro fratello.
Bambini:
Gesù è nostro fratello.
Papa Francesco:
La Chiesa è nostra madre è nostra famiglia.
Bambini:
La Chiesa è nostra madre è nostra famiglia.
Papa Francesco:
Noi siamo nemici…
Bambini:
Noi siamo…
Papa Francesco:
È vero? Siamo nemici noi?
Bambini:
No!
Papa Francesco:
Siamo amici! Noi siamo amici. Tutti! Noi siamo fratelli.
Bambini:
Noi siamo fratelli.
Papa Francesco:
La nostra legge è l’amore. Tutti!
Bambini:
La nostra legge è l’amore!
Papa Francesco:
Adesso parlerà Gesù ad ognuno di noi. Oggi pregherete Gesù per la vostra famiglia, per i vostri genitori, i vostri nonni, i vostri catechisti, i vostri sacerdoti, i vostri amici. Pregherete Gesù per tutta questa gente?
Bambini:
Sì!
Papa Francesco:
Benissimo. Adesso continuiamo la Messa e ci prepariamo per ricevere Gesù.
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Parole del Santo Padre prima della distribuzione dell’Eucaristia
Cari bambini e bambine,
adesso riceverete Gesù. Non bisogna distrarsi, pensare ad altre cose, ma soltanto pensare a Gesù. Venite all’altare per ricevere Gesù in silenzio; fate silenzio nel cuore e pensate che è la prima volta che Gesù viene a voi. Poi, verrà tante altre volte. Pensate ai vostri genitori, ai vostri catechisti, ai vostri nonni, ai vostri amici; e se avete litigato con qualcuno, perdonatelo di cuore prima di venire. In silenzio, ci avviciniamo a Gesù.
***
Parole finali del Santo Padre
Cari fratelli e sorelle,
prima di concludere questa celebrazione, desidero ringraziare tutti voi, a partire dai fratelli Vescovi presenti, i sacerdoti, le religiose e i religiosi e le famiglie. Ringrazio di cuore quanti si sono impegnati nella preparazione e organizzazione; e anche quanti non potevano partecipare ma hanno pregato, specialmente i malati e i più anziani. Colgo questa occasione per esprimere la mia viva riconoscenza alle Autorità del Paese e a tutti coloro che in diversi modi hanno collaborato per la buona riuscita della mia visita.
Viaggio Apostolico di Papa Francesco in Bulgaria e nella Macedonia del Nord – Santa Messa con le Prime Comunioni nella Chiesa del Sacro Cuore di Rakovsky - Foto © Servizio Fotografico - Vatican Media
Santa Messa con le Prime Comunioni nella Chiesa del Sacro Cuore di Rakovsky
Viaggio Apostolico di Papa Francesco in Bulgaria e nella Macedonia del Nord – Omelia e Dialogo del Santo Padre con i bambini al termine dell’Omelia – Parole del Santo Padre prima della distribuzione dell’Eucaristia e Parole finali del Santo Padre