Santo Padre,
il Concerto di Natale 2018 ha come tema centrale quello dei rifugiati e profughi, con particolare attenzione ai minori che sono coinvolti in questo drammatico fenomeno e che vivono nei campi profughi. Tra le vittime dei vari conflitti, costrette a fuggire dai luoghi in cui vivono abitualmente per trovare riparo in altri paesi, vi sono sempre ragazzi e giovani, impossibilitati a continuare gli studi e a progettare il proprio futuro.
La Congregazione per l’Educazione Cattolica segue con particolare attenzione queste problematiche e accompagna i progetti educativi promossi a tale scopo. Il Concerto di Natale è finalizzato a sostenerne due: quello di Missioni Don Bosco in Uganda e quello di Scholas Occurrentes in Iraq, qui rappresentato da alcuni ragazzi.
Il principio di umanità, iscritto nella coscienza di ogni persona e popolo, comporta l’obbligo di tenere al riparo la popolazione civile, e in particolare i minori, dagli effetti delle guerre. In tale senso, attraverso i progetti vogliamo andare oltre le emergenze ed avviare percorsi stabili di formazione, che garantiscano un futuro più sicuro a minori e giovani. I linguaggi della musica e dell’arte, legati alla ricorrenza del Natale che celebra la venuta del Figlio di Dio, aiutano a manifestare il nostro generoso sostegno per le necessità dei più bisognosi. Nel porgerLe i più fervidi auguri a nome degli artisti e degli organizzatori qui presenti, chiediamo la Sua benedizione.
Udienza agli Artisti del Concerto di Natale in Vaticano - Foto © Vatican Media
Concerto di Natale in Vaticano: Indirizzo di saluto dell’Em.mo Card. Giuseppe Versaldi, Prefetto della Congregazione per l’Educazione
Udienza del Santo Padre Francesco agli Artisti del Concerto di Natale in Vaticano