Stricioni "Seek Peace and Pursue It" - Foto © Vatican Media

Mons. Paul R. Gallagher: "Promuovere la non proliferazione e il disarmo nucleare"

Intervento del Segretario per i Rapporti con gli Stati alla 62ma Conferenza Internazionale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA)

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Riportiamo di seguito l’intervento che S.E. Mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati, ha pronunciato oggi a Vienna nel corso della 62ma Conferenza Internazionale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA):
Intervento di S.E. Mons. Paul R. Gallagher
Signor Presidente,
Ho il grande onore di portare a lei e a tutti i distinti partecipanti a questa 62a Conferenza Generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica i migliori auguri e più cordiali saluti di Sua Santità Papa Francesco.
Signor Presidente, a nome della Delegazione della Santa Sede, mi congratulo con lei e con i membri del Consiglio per essere stati eletti da questa illustre Conferenza. Desidero anche cogliere l’opportunità per esprimere il nostro apprezzamento e la nostra gratitudine al Direttore Generale Yukiya Amano e alla Segreteria per il loro attento lavoro a beneficio dell’intera famiglia dell’Aiea. In questa occasione, la Santa Sede, insieme a diversi stati, dà il benvenuto e si congratula con Grenada per essere diventata membro dell’Aiea. Signor Presidente, La Santa Sede elogia e sostiene le numerose iniziative dell’Aiea che hanno rafforzato la cooperazione internazionale e contribuito in modo significativo alla prevenzione della proliferazione nucleare e alla promozione del disarmo nucleare. Tali attività, di fatto, contribuiscono anche a favorire lo sviluppo umano integrale, promovendo la cooperazione tecnica nelle scienze nucleari e nelle loro applicazioni, e sostenendo l’uso pacifico delle tecnologie nucleari.
Desidero ora affrontare brevemente alcuni degli aspetti importanti del lavoro fondamentale dell’Aiea. Il regime di non proliferazione nucleare è fortemente supportato dalle salvaguardie dell’Aiea, che sono concentrate sul rafforzarne l’efficacia e migliorarne l’efficienza. Per esempio, la partecipazione dell’Aiea alle verifiche e al monitoraggio degli impegni dell’Iran sulla base del Piano d’azione congiunto globale (Pacg) ci offre un elemento indispensabile per accertare se tutto il materiale nucleare viene utilizzato per fini pacifici, e così contribuisce a una maggiore pace e sicurezza in Medio Oriente. Inoltre, la Santa Sede sostiene i costanti e pazienti sforzi della comunità internazionale per riprendere i negoziati relativi al programma nucleare della Repubblica Popolare Democratica di Corea, che minaccia l’integrità del regime di non proliferazione. Non esiste una soluzione militare a questa minaccia.
Le salvaguardie dell’Aiea, rispecchiando il ruolo fondamentale dell’Agenzia nelle verifiche nucleare nella regione, rappresentano un contributo essenziale per la promozione della pace e della sicurezza e contribuiscono alla costruzione di un clima di fiducia piuttosto che di recriminazioni reciproche. Il ricorso alle salvaguardie dell’Aiea costituisce uno strumento importante per procedere verso l’obiettivo della denuclearizzazione. Il regime di non proliferazione deve operare instancabilmente per il bando totale dei test nucleari, come già fa per il disarmo nucleare. Per questa ragione la Santa Sede ha firmato e ratificato il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, al fine di andare oltre la deterrenza nucleare verso un mondo del tutto libero da armi nucleari (cfr. Papa Francesco, Messaggio alla Conferenza dell’ONU finalizzata a negoziare uno strumento giuridicamente vincolante sulla proibizione delle armi nucleari, che conduca alla loro totale eliminazione, 23 marzo 2017).
I test nucleari comportano il sostanziale e incontrollato rilascio di materiali radioattivi direttamente nell’ambiente. Hanno generato la dose cumulativa più grande di radiazioni prodotte dall’uomo finora rilasciate sulle popolazioni e l’ambiente globale (cfr. Rapporto UNSCEAR 2000 all’Assemblea Generale, Exposures to the public from man-made sources of radiation, Volume I, Annex C, pag. 158-180, Nazioni Unite, New York, 2000). Come ha affermato Papa Francesco: “L’ambiente è un bene collettivo, patrimonio di tutta l’umanità e responsabilità di tutti. Chi ne possiede una parte è solo per amministrarla a beneficio di tutti. Se non lo facciamo, ci carichiamo sulla coscienza il peso di negare l’esistenza degli altri” (Papa Francesco, Lettera enciclica Laudato si’, n. 95, 24 maggio 2015). Per questo sosteniamo che le armi nucleari sono armi di distruzione di massa e ambientale.
Papa Francesco ha anche osservato che “la spirale della corsa agli armamenti non conosce sosta e che i costi di ammodernamento e sviluppo delle armi, non solo nucleari, rappresentano una considerevole voce di spesa per le nazioni, al punto da dover mettere in secondo piano le priorità reali dell’umanità sofferente: la lotta contro la povertà, la promozione della pace, la realizzazione di progetti educativi, ecologici e sanitari e lo sviluppo dei diritti umani” (Papa Francesco, Discorso ai partecipanti al convegno “Prospettive per un mondo libero dalle armi nucleari e per un disarmo integrale”, 10 novembre 2017).
La Santa Sede riconosce l’importante contributo dell’Aiea alla creazione di un mondo libero da armi nucleari. Questo ruolo è caratterizzato dall’efficace combinazione delle misure previste dagli accordi di salvaguardia, unitamente ai diversi protocolli aggiuntivi. Inoltre, gli sforzi per assicurare la sicurezza e la protezione nucleare, come anche per promuovere una cultura della sicurezza, sono stati notevolmente migliorati grazie alle strategie dell’Aiea di rafforzare le reti e i forum globali, regionali e nazionali, e ampliando le competenze e le capacità relative alla sicurezza nell’ambito nucleare, delle radiazioni, dei trasporti e delle scorie, e anche della prontezza e della risposta alle emergenze.
Gli obiettivi più ampi della non proliferazione nucleare, il disarmo nucleare e l’uso pacifico delle tecnologie nucleari dipendono tutti da queste strategie fondamentali dell’Aiea. La Santa Sede apprezza ed elogia gli sforzi dell’Agenzia nell’istituire una “task force interdipartimentale sui cambiamenti climatici” e organizzare il Forum scientifico Aiea di quest’anno, incentrandolo su “Tecnologia nucleare per il clima: migrazione, monitoraggio e adattamento”. Il ruolo della scienza, della tecnologia e dell’innovazione nel quadro degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite può essere sostenuto da diverse tecnologie nucleari e dalla loro applicazione così come delineato nei protocolli di sviluppo dell’Aiea, e quindi promuovere lo sviluppo integrale, migliorando la nostra custodia del creato di Dio. Di fatto, i progetti di cooperazione tecnica dell’Aiea nei campi della salute umana, dell’acqua e dell’ambiente, dei cambiamenti climatici, della sicurezza alimentare e dell’agricoltura intelligente, tra le altre cose, hanno contribuito in modo significativo ad alleviare la povertà e alla capacità dei paesi di rispondere ai loro obiettivi di sviluppo in maniera sostenibile.
L’Agenzia svolge un ruolo proattivo a tutti i livelli nello sviluppo di strategie per il Programma di azione per la terapia contro il cancro (Pact) e nell’istituire e migliorare i programmi di radioterapia. A questo riguardo, la Santa Sede esprime all’Agenzia la sua gratitudine e il suo apprezzamento per l’aiuto dato agli stati membri di basso e medio reddito per migliorare l’efficacia dei loro servizi di medicina radiologica come parte di una strategia complessiva per il controllo dei tumori, per il sostegno alla formazione degli operatori sanitari e per l’impegno nella raccolta di fondi destinati a promuovere programmi e attività per il controllo dei tumori. In questa occasione, la Santa Sede ricorda l’urgente necessità di un’etica moderna globale della responsabilità, della solidarietà e della sicurezza cooperativa, che deve prendere il posto dei vecchi modi di pensare, tanto spesso guidati dall’interesse proprio e dalla diffidenza. Dobbiamo riconoscere che la nostra pace e sicurezza in ultima analisi dipendono dalla pace e sicurezza altrui.
Pertanto, la Santa Sede si appella a tutti i leader e alle nazioni affinché lavorino verso gli obiettivi comuni di promuovere la non proliferazione e il disarmo nucleare, lo sviluppo e l’uso pacifico delle tecnologie nucleari e lo sviluppo umano integrale, specialmente nei paesi più poveri. Il perseguimento di tali obiettivi contribuirà in non poca misura a una pace globale vera e duratura. Signor Presidente, Per concludere, la Santa Sede ribadisce la sua sincera gratitudine e conferma il suo fermo sostegno ai tanti contributi dell’Aiea alla non-proliferazione e al disarmo nucleare, nonché allo sviluppo e all’impiego sicuro, protetto e pacifico delle tecnologie nucleari. Grazie.

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ZENIT Staff

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