Alle 11.45 locali (17.45 ora di Roma) il Santo Padre Francesco ha guidato la recita dell’Angelus nella Plaza de Armas di Lima. Al termine, il Papa ha posato per una foto di gruppo con i Vescovi. Quindi è rientrato in papamobile alla Nunziatura Apostolica, dove ha pranzato con i membri del Seguito Papale.
Pubblichiamo di seguito le parole che il Santo Padre ha pronunciato prima della recita dell’Angelus:
Cari giovani, sono contento di poter stare con voi. Questi incontri per me sono molto importanti e ancora di più in questo anno nel quale ci prepariamo per il Sinodo sui giovani. I vostri volti, le vostre aspirazioni, la vostra vita sono importanti per la Chiesa e dobbiamo dare ad essi l’importanza che meritano e avere il coraggio che hanno avuto tanti giovani di questa terra che non hanno avuto paura di amare e spendere la propria vita per Gesù Cari amici, quanti esempi avete voi! Penso a San Martín de Porres. Niente impedì a quel giovane di realizzare i suoi sogni, niente gli impedì di spendere la sua vita per gli altri, niente gli impedì di amare e lo fece perché aveva sperimentato che il Signore lo aveva amato per primo. Così com’era: mulatto e alle prese con molte privazioni. A uno sguardo umano, agli occhi dei suoi amici, sembrava destinato a “perdere”, ma lui seppe fare la cosa che sarebbe diventata il segreto della sua vita: avere fiducia. Avere fiducia nel Signore che lo amava. E sapete perché? Perché il Signore per primo aveva avuto fiducia in lui; come ha fiducia in ognuno di voi, e non si stancherà mai di avere fiducia. Ad ognuno di noi il Signore affida qualcosa, e la risposta è avere fiducia in Lui. Ognuno di voi pensi adesso, nel proprio cuore: che cosa mi ha affidato il Signore? Che cosa mi ha affidato il Signore? Ognuno pensi… Che cosa ho nel mio cuore che mi ha affidato il Signore? Potrete dirmi: ma ci sono delle volte in cui diventa molto difficile. Vi capisco. In quei momenti possono venire pensieri negativi, sentire che ci sono tante situazioni che ci vengono addosso e sembra che noi rimaniamo “fuori dai mondiali”; sembra che ci stanno vincendo. Ma non è così, anche nei momenti in cui ormai ci arriva l’eliminazione, continuare ad avere fiducia. Ci sono momenti in cui potete pensare che rimarrete senza poter realizzare i desideri della vostra vita, i vostri sogni. Tutti attraversiamo situazioni così. In quei momenti, quando sembra che si spenga la fede, non dimenticatevi che Gesù è accanto a voi. Non datevi per vinti, non perdete la speranza! Non dimenticatevi dei santi che dal cielo ci accompagnano; rivolgetevi a loro, pregate e non stancatevi di chiedere la loro intercessione. Sono i santi di ieri ma anche di oggi: questa terra ne ha molti, perché è una terra “colmata di santità”. Il Perù è una terra “colmata di santità”. Cercate l’aiuto e il consiglio di persone che voi sapete sono buone per consigliarvi, perché i loro volti esprimono gioia e pace. Fatevi accompagnare da loro e così andate avanti nel cammino della vita. Ma c’è un’altra cosa: Gesù vuole vedervi in movimento; vuole vederti portare avanti i tuoi ideali, e che ti decidi a seguire le sue istruzioni. Lui vi condurrà sulla via delle beatitudini, una via per niente facile ma appassionante, è una via che non si può percorrere da soli, bisogna percorrerla in gruppo, dove ciascuno può collaborare dando il meglio di sé. Gesù conta su di te come fece tanto tempo fa con Santa Rosa da Lima, San Toribio, San Giovanni Macías, San Francesco Solano e tanti altri. E oggi domanda a te se, come a loro: sei disposto, sei disposta a seguirlo? [rispondono: sì!] Oggi, domani, sei disposto, sei disposta a seguirlo? [rispondono: sì!] E tra una settimana? [rispondono: sì!] Non esserne così sicuro, non esserne così sicura. Guardate, se volete essere disposti a seguirlo, chiedeteGli di prepararvi il cuore per essere disposti a seguirlo. E’ chiaro? [rispondono: sì!] Cari amici, il Signore vi guarda con speranza, non si scoraggia mai riguardo a noi. Forse a noi succede che ci scoraggiamo di un amico, di un’amica, perché ci sembrava bravo e poi invece abbiamo visto che non era così bravo, ci scoraggiamo e lo lasciamo da parte. Gesù non si scoraggia mai, mai. “Padre, ma se Lei sapesse le cose che io faccio…, dico una cosa e ne faccio un’altra, la mia vita non è del tutto pulita…”. Ma nonostante tutto, Gesù non si scoraggia nei vostri confronti. E adesso facciamo un po’ di silenzio. Ognuno guardi nel proprio cuore, com’è la sua vita. La guardi nel cuore. E troverai che in certi momenti ci sono cose buone, in altri ci sono cose che non sono tanto buone, e nonostante tutto Gesù non si scoraggia nei vostri confronti. E nel tuo cuore digli: “Grazie, Gesù, grazie perché sei venuto per accompagnarmi anche quando ero in una brutta situazione. Grazie, Gesù”. Lo diciamo tutti insieme: Grazie, Gesù. [ripetono: “Grazie, Gesù”]. E’ molto bello vedere le foto ritoccate digitalmente, ma questo serve solo per le foto, non possiamo fare il “fotoshop” agli altri, alla realtà, a noi stessi. I filtri colorati e l’alta definizione vanno bene solo nei video, ma non possiamo mai applicarli agli amici. Ci sono foto che sono molto belle, ma sono tutte truccate, e lasciate che vi dica che il cuore non si può “fotoshoppare”, perché è lì che si gioca l’amore vero, è lì che si gioca la felicità, è lì che mostri quello che sei: com’è il tuo cuore? Gesù non vuole che ti “trucchino” il cuore, Lui ti ama così come sei e ha un sogno da realizzare con ognuno di voi. Non dimenticatelo, Lui non si scoraggia riguardo a noi. E se voi vi scoraggiate vi invito a prendere la Bibbia, e leggendo e ricordare gli amici che Gesù ha scelto, che Dio ha scelto. Mosè era balbuziente; Abramo, un vecchio; Geremia era molto giovane; Zaccheo, uno piccoletto; i discepoli, quando Gesù diceva loro di pregare si addormentavano; la Maddalena, una pubblica peccatrice; Paolo, un persecutore di cristiani; e Pietro, lo rinnegò…, poi è stato fatto Papa, ma lo rinnegò… E così potremmo continuare questo elenco. Gesù ti vuole bene così come sei, come ha voluto bene a questi suoi amici così com’erano, con i loro difetti, con la voglia di correggersi, ma così come sei, così ti ama il Signore. Non ti devi truccare, non truccarti il cuore, ma mostrati davanti a Gesù come sei perché Lui ti possa aiutare a progredire nella vita. Quando Gesù ci guarda, non pensa a quanto siamo perfetti, ma a tutto l’amore che abbiamo nel cuore da offrire e per seguire Lui. Per Lui, quella è la cosa importante, la cosa più grande: quanto amore ho io nel mio cuore? E questa domanda voglio che la facciamo anche a nostra Madre: “Madre, amata Vergine Maria, guarda l’amore che ho nel cuore. E’ poco? E’ tanto? Non so se è amore”. E siate sicuri che Lei vi accompagnerà in ogni momento della vita, in tutti gli incroci delle vostre strade, specialmente quando dovrete prendere decisioni importanti. Non scoraggiatevi, non scoraggiatevi! Andate avanti, tutti insieme! Perché la vita vale la pena di essere vissuta a fronte alta. E che Dio vi benedica! Siamo qui, nella piazza maggiore di Lima, un posto piccolo in una città relativamente piccola del mondo. Ma il mondo è molto più grande, ed è pieno di città e di popoli, ed è pieno di problemi, è pieno di guerre. E oggi mi giungono notizie molto preoccupanti dalla Repubblica Democratica del Congo. Pensiamo al Congo. In questo momento, da questa piazza, con tutti questi giovani, chiedo alle autorità, ai responsabili e a tutti in questo amato Paese, che mettano il massimo impegno e il massimo sforzo per evitare ogni forma di violenza e cercare soluzioni a favore del bene comune. Tutti insieme, in silenzio, preghiamo per questa intenzione, per i nostri fratelli nella Repubblica Democratica del Congo. [Angelus] E arrivederci a tutti!
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