Oggi si conclude questo santo pellegrinaggio di amore e di pace.
Ma in realtà non finisce qui. Lei, caro Santo Padre, ha consegnato ai giovani un compito: amore e pace. Questi tre giorni in Myanmar sono stati molto intensi. Ma la presenza dei giovani, Santo Padre, Le dà vigore in ogni parte del mondo. Lei si sente in sintonia con i giovani del mondo. La compagnia dei giovani raddoppia la Sua gioia. Lei ha fiducia nei giovani. Anche Don Bosco aveva fiducia dei giovani. Santo Padre, creda che oggi le sfide che si presentano al Paese e alla Chiesa possono essere affrontate con fiducia dai giovani. Oggi la variopinta comunità di giovani è una grande speranza non solo per la Chiesa ma anche per questo Paese. Fate in modo di diventare una brigata di pace, un esercito di pace! Questa Santa Messa è il punto culmine di un grande viaggio del nostro Santo Padre. Il compito della Chiesa è quello di generare speranza. Lei Santo Padre è l’apostolo della speranza. Negli ultimi tre giorni il Myanmar ha avuto la grazia di essere immerso nella speranza cristiana. La Sua presenza è stata come un tocco di guarigione per questa Nazione. A conclusione della Sua visita apostolica, a nome dell’intera Chiesa del Myanmar, voglio ringraziare il Signore per questo miracolo della Sua presenza, Santo Padre, tra di noi. Santo Padre, quando è stato eletto disse che i Cardinali erano andati a cercare il nuovo Papa “quasi alla fine del mondo”. Diventato Papa, Lei ha scelto di benedire le più remote comunità cattoliche. Siamo
profondamente toccati dal Vostro Paterno amore per questa Chiesa.
Questo è un momento benedetto per noi. Le assicuriamo le nostre preghiere all’inizio di altri tre giorni di intenso lavoro. Possa la storia di questa nazione essere benedetta da oggi in poi perché Lei ha benedetto questa terra, con la Sua visita. Santo Padre, grazie, grazie, grazie!
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