Papa Francesco e rifugiati nigeriani, Udienza generale (30/08/2017) - Foto © PHOTO.VA - OSSERVATORE ROMANO

Papa incontra rifugiati nigeriani battezzati di recente

Hanno partecipato all’Udienza generale

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Il battesimo significa per noi la certezza di una nuova vita.” Lo hanno dichiarato alcuni profughi nigeriani, che hanno incontrato papa Francesco nell’ambito dell’Udienza generale di oggi, mercoledì 30 agosto 2017. Lo riferisce “L’Osservatore Romano”. Fanno parte di un gruppo di 14 rifugiati nigeriani, che il 16 agosto scorso hanno ricevuto il sacramento del battesimo nell’antica cattedrale di Chiusi, in provincia di Siena, dalle mani del vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, mons. Stefano Manetti.
“Abbiamo lasciato le nostre terre e abbiamo conosciuto povertà e violenze, siamo sopravvissuti a una terrificante traversata in mare e il battesimo significa per noi la certezza di una nuova vita”, così hanno raccontato.
Mentre alcuni — così rivela il quotidiano della Santa Sede — avevano già iniziato un cammino di fede in Nigeria, altri sono rimasti colpiti dalla testimonianza dei volontari della parrocchia di Santa Maria della Pace a Chiusi Scalo. Ci siamo chiesti cosa spingeva quelle persone ad accoglierci senza chiederci nulla in cambio e così abbiamo scoperto che alla radice del loro stile di vita c’è l’amore di Cristo, ci sono gli insegnamenti della Chiesa.” 
Il parroco, don Antonio Canestri, non nasconde però le “grandi difficoltà di integrazione” che devono affrontare. “E’ quasi impossibile trovare un lavoro regolare per questi ragazzi, noi non possiamo fare altro che aprire le porte delle nostre comunità e condividere quello che abbiamo”, ha dichiarato. (pdm)

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Marina Droujinina

Giornalismo (Mosca & Bruxelles). Teologia (Bruxelles, IET).

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