E’ ufficiale: papa Francesco visiterà dal 27 novembre al 2 dicembre prossimi il Myanmar (Birmania) e il Bangladesh. Lo ha reso noto oggi, lunedì 28 agosto 2017, la Sala Stampa della Santa Sede. Il Papa — così ha riferito il direttore della Sala Stampa, Greg Burke — ha accolto “l’invito dei rispettivi capi di Stato e vescovi”.
Secondo i dati della Radio Vaticana, il Myanmar conta oggi più di 51 milioni di abitanti (l’Italia ha una popolazione di circa 60,5 milioni), di cui quasi il 90% sono di religione buddista. I cristiani rappresentano invece il 4%, di cui circa 700.000 sono cattolici. Anche i musulmani sono circa il 4% della popolazione.
La Chiesa cattolica del Paese è divisa in tre arcidiocesi — Mandalay, Taunggyi e Yangon — e 13 diocesi. La figura di spicco della Chiesa birmana è il cardinale Charles Maung Bo, classe 1948, arcivescovo di Yangon. Il salesiano ha ricevuto la porpora cardinalizia dalle mani di papa Francesco nel Concistoro del 14 febbraio 2015, diventando il primo cardinale del Paese.
Il Myanmar ha raggiunto l’indipendenza dalla Gran Bretagna dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 1948. Uno degli eroi dell’indipendenza birmana fu proprio il generale Aung San (assassinato nel luglio 1947), ossia il padre di Aung San Suu Kyi, Premio Nobel per la Pace 1991 ed attuale consigliere di Stato, nonché ministro degli Affari Esteri e ministro dell’Ufficio del Presidente del Paese.
Dal 30 novembre al 2 dicembre il Santo Padre si sposterà in Bangladesh, dove visiterà la capitale Dhaka. L’88% della popolazione del Paese confessa la religione islamica. Mentre gli induisti rappresentano circa il 9% degli abitanti del Paese, i cristiani sono appena l’1% (soprattutto cattolici).
La Chiesa cattolica del Bangladesh conta due arcidiocesi (Dhaka e Chittagong) e sei diocesi suffraganee. Nel Concistoro del 19 novembre 2016, il Papa ha elevato l’arcivescovo di Dhaka, mons. Patrick D’Rozario, classe 1943, al cardinalato. Il religioso della Congregazione di Santa Croce è il primo porporato della storia del Paese.
Il Bangladesh è uno dei Paesi più densamente popolati al mondo: su 147 570 km² vivono oggi quasi 170 milioni di abitanti (l’Italia ha una superficie di 301 340 km²). Per la sua posizione sul delta dei fiumi Gange, Brahmaputra e Meghna, il Paese — uno dei più poveri al mondo — è particolarmente soggetto alle inondazioni causate dai monsoni stagionali.