“Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi.” Durante l’Udienza generale di mercoledì 23 agosto 2017, svoltasi nell’Aula “Paolo VI” in Vaticano, papa Francesco ha commentato questa promessa formulata nel Libro dell’Apocalisse.
Il romano Pontefice ha rivelato del resto di aver incontrato persone venute da Barcellona e dalla Repubblica Democratica del Congo, particolarmente provate ultimamente.
Come di consueto, il Papa ha rivolto anche un saluto speciale ai pellegrini venuti dal Libano, dalla Siria e dal Medio Oriente. Le sue parole pronunciate in italiano sono state subito tradotte in arabo dal suo segretario egiziano copto-cattolico, mons. Yoannis Lahzi Gaid.
“Saluto cordialmente i pellegrini di lingua araba, in particolare quelli provenienti dal Libano, dalla Siria e dal Medio Oriente”, ha esordito Francesco. “La speranza cristiana non si fonda sul disprezzo della vita terrena o sull’aspirazione infantile di una vita eterna, ma sulla certezza che Dio non ci ha creati per essere preda della tristezza, dell’angoscia, della fragilità e della morte”, così ha ricordato.
Essa, ha proseguito, “si fonda sulla fede che Dio Padre ci ha creati per costruire ora, con Lui e con la sua forza, la nostra Patria celeste, ove «[Egli] asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate. […] Ecco io faccio nuove tutte le cose!». Il Signore vi benedica e vi protegga sempre dal maligno!”, così ha concluso. (pdm)
Udienza Generale, 23 agosto 2017 / © CTV - OSSERVATORE ROMANO
Libano, Siria, Medio Oriente: saluto ai pellegrini di lingua araba
“Dio asciugherà ogni lacrima”