“Contemplare lo splendore della Santa Madre di Dio”. Questo l’invito rivolto da papa Francesco ai giovani, ai malati e agli sposi novelli presenti nell’Aula “Paolo VI” in Vaticano per partecipare all’Udienza generale di oggi, mercoledì 23 agosto 2017.
“Carissimi — ha detto il Papa nel corso del consueto saluto finale ai pellegrini e visitatori di lingua italiana –, eleviamo lo sguardo verso il Cielo per contemplare lo splendore della Santa Madre di Dio, che la settimana scorsa abbiamo ricordato nella sua Assunzione, e ieri abbiamo invocato come nostra Regina.” Il Pontefice li ha invitati in particolare a coltivare verso di Lei “una devozione sincera, perché vi sia accanto nella vostra quotidiana esistenza”.
All’inizio del suo saluto, Jorge Bergoglio si è rivolto in particolare alle Suore Francescane di Santa Chiara, riunite in Capitolo Generale, esortandole “a testimoniare in maniera concreta il Vangelo della speranza e dell’amore”.
Dopo aver salutato anche i “numerosi” seminaristi presenti nell’Aula, che ha invitato ad allenarsi “fin da ora a vivere il Vangelo”, il Pontefice si è indirizzato ai membri dell’Associazione “Ali estese” di Vittorio Veneto (in provincia di Treviso) e alle vari gruppi parrocchiali. “Auguro a ciascuno — così ha detto Francesco — che questa sosta presso le Tombe degli Apostoli sia occasione propizia per un proficuo rinnovamento spirituale.”
L’ultimo pensiero del Pontefice è andato all’Isola di Ischia, colpita due giorni fa da un sisma, che ha provocato due morti e una quarantina di feriti. “Rivolgo, infine, il mio pensiero ed esprimo affettuosa vicinanza a quanti soffrono a causa del terremoto che lunedì sera ha colpito l’Isola di Ischia”, ha detto il Papa. “Preghiamo per i morti, per i feriti, per i rispettivi familiari e per le persone che hanno perso la casa”, così ha concluso l’odierna Udienza generale.
Udienza Generale, 23 agosto 2017 / © CTV - OSSERVATORE ROMANO
“Contemplare lo splendore della Santa Madre di Dio”
Udienza generale di mercoledì 23 agosto 2017 — Saluto finale ai pellegrini di lingua italiana