In America vi sono città chiamate Nuova Treviso, Nuova Vicenza, Nuova Padova etc., perché emigranti di Treviso, di Vicenza, di Padova, andando a vivere nel nuovo mondo, hanno cercato di raggruppare in una medesima località le proprie abitazioni per essere aiutati nella vita e nello svolgimento del proprio lavoro dalla comunanza di lingua e di mentalità. Questi nuclei hanno così formato città le cui tradizioni e norme di convivenza rispecchiano quelle delle città d’origine: ecco perché Nuova Treviso, Nuova Padova, Nuova Vicenza.
Duemila anni fa un Emigrante lasciò la sua patria, il Cielo, per venire ad abitare sulla terra. Anche lui portò nella nuova regione le tradizioni, i costumi, le norme della sua patria, il Cielo, e della sua famiglia, la SS.ma Trinità. Girando, insegnando, vivendo diffondeva una nuova mentalità, la mentalità del Paradiso; molti, incontrandolo, ne sentirono la forte attrattiva e cominciarono a far proprio e a vivere lo stile dell’illustre Emigrante.
Ad un tratto acquistarono coscienza di aver vissuto fino a quel momento da orfani e di soffrire i mali dell’orfanezza e delle divisioni dettate da odio e violenza. Ma venivano guariti dall’orfanezza appena, seguendo Gesù, ascoltandolo, si rendevano conto di avere un Padre, un Papà che da sempre li aveva amati di un amore senza limiti, né condizioni. Allora capirono l’importanza del suo comando: “amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi.”
Vivendo questa norma da Gesù portata dal Paradiso in terra, il comandamento nuovo, si sentivano guarire dai mali delle divisioni, delle rivalità, dell’odio, sentivano di vivere la vita stessa della Trinità.
Dio, presente in mezzo a coloro che praticano l’amore reciproco, rende nuove tutte le cose: il Cielo si è riversato sulla terra, la terra è diventata la Nuova Città, la Gerusalemme Nuova, la Chiesa.
Ciao da P. Andrea
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Gerusalemme / Pixabay CC0 - Pompi, Public Domain
La città nuova
“Pillola quotidiana” di padre Andrea Panont