“L’Europa ha una responsabilità insostituibile. E quando si mostra indifferente, come nel caso dell’immigrazione, rinuncia al bene possibile.” Lo ha dichiarato il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin nella lunga intervista concessa alla rivista cattolica “Il Regno” ed anticipata ieri, giovedì 27 luglio 2017, da “Il Sole 24 Ore”.
“Oggi si ha spesso l’impressione che anche il ritorno all’idea di Europa, che sembra conoscere una qualche ripresa, dopo una lunga fase di reazione antieuropea dell’opinione pubblica e la vittoria in diverse nazioni di leader europeisti, si fermi assai presto, che abbia uno slancio breve, strumentale più che ideale”, osserva il porporato italiano, che mette in guardia dal rischio di pensare l’Europa “in chiave nazionale”.
“È come se molti dicessero: dopo l’esempio della Brexit è meglio stare dentro la casa comune europea, magari ognuno per proprio conto”, sostiene il “numero 2” della Santa Sede, il quale sottolinea, che il nazionalismo “ha le proprie radici nella crisi culturale e religiosa dell’Europa e finisce per svuotare l’Europa dei suoi valori e delle sue ragioni”.
Parolin ha reso omaggio al fu cancelliere tedesco Helmut Kohl. “Ha avuto il merito storico di credere all’ideale europeo come ideale politico concreto”, ha dichiarato il cardinale, il quale ha aggiunto: “non un’Europa germanizzata, ma una Germania europeizzata”. (pdm)
Papa Francesco e il Card. Parolin (Foto: 2015) / © CCEW - Mazur/Catholicnews.Org.Uk, CC BY-NC-SA 2.0
“L’Europa ha una responsabilità insostituibile”
Intervista del cardinale Pietro Parolin con la rivista “Il Regno” / 2