Daily meditation on the Gospel

Pixabay CC0 - PD

Signore, salvaci — Meditazione quotidiana

Meditazione della Parola di Dio di Martedì 4 Luglio 2017, Feria della XIII settimana del Tempo Ordinario | S. Elisabetta del Portogallo, mf

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Lettura
Quattro sono gli atteggiamenti che la Parola ci fa meditare per far fronte a situazioni “conflittuali” difficili da affrontare. Il primo è la lentezza di Lot nel rispondere all’invito dell’angelo. Il secondo è l’andare avanti e non guardare indietro per superare la nostalgia, la curiosità e così ricadere nel peccato. Il terzo è quello della paura dinanzi alla quale è necessario contemplare il Signore. Il quarto è la pace del cuore frutto dello Spirito Santo: «e ci fu grande bonaccia».
Meditazione
Matteo, attraverso alcune parole chiave, ci fa meditare questo brano evangelico nella luce pasquale. Anzitutto, chiama il lago “mare” perché nella spiritualità ebraica indica il passaggio del Mar Rosso, dalla schiavitù alla libertà. Per Matteo, il gesto di Gesù di passare all’altra sponda del mare significa perciò andare verso la libertà. Il testo in lingua greca afferma che nel mare ci fu “un grande terremoto” e non “maremoto”, per ricordare la risurrezione di Gesù. Ancora, la barca “era scavalcata dalle onde” e “Gesù dorme”. È impossibile! Il verbo “dormire” è usato anche per indicare la morte. Gesù dorme, ed ecco che la barca sembra vacillare. I discepoli lo svegliano gridando: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Tre volte nel Vangelo c’è il grido: «Salvaci, Signore!» e, ogni volta, Gesù rimprovera i suoi per la loro mancanza di fede. Quante volte anche noi dubitiamo di Gesù. Quanti perché ci assalgono di fronte all’apparente silenzio di Dio! I discepoli “presi da stupore, dicevano: ‘Chi è mai costui al quale i venti e il mare obbediscono?”. È da tre anni che seguono Gesù, che li ha chiamati per vivere con lui, eppure di fronte a questo avvenimento si chiedono: “Chi è costui?”. Per il centurione, come abbiamo visto, non c’era nessun dubbio, ma per loro sì. Si affaccia in loro un sospetto: c’è uno solo al quale il mare e i venti possono obbedire: Dio. Non sarà mica Dio? Non era ancora chiaro per loro. Chi è quest’uomo? Chi è Gesù per me? Questa deve essere la domanda che ci spinge a continuare la meditazione della Parola, tutti i giorni, con il desiderio di conoscere sempre più l’importanza della persona di Gesù per la nostra vita, e sperimentarlo come l’unico Salvatore. Altrimenti, se grideremo ancora: “Salvaci, Signore!”, egli ci ripeterà: “Perché avete paura, uomini di poca fede?”.
Preghiera
Scrutami, Signore, e mettimi alla prova, raffinami al fuoco il cuore e la mente. La tua bontà è davanti ai miei occhi, nella tua verità ho camminato. Non associare me ai peccatori. Io cammino nella mia integrità; riscattami e abbi pietà di me. Il mio piede sta su terra piana; nelle assemblee benedirò il Signore (dal Salmo di oggi).
Agire
Per conoscere in profondità Gesù, come suggerisce papa Francesco, ogni giorno porto in tasca il Vangelo, e ogni tanto leggo e medito alcuni versetti.
Meditazione del giorno a cura di padre Celeste Cerroni, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione