Daily meditation on the Gospel

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Nessuno potrà togliervi la vostra gioia — Meditazione quotidiana

Meditazione della Parola di Dio di Venerdì 26 Maggio 2017, San Filippo Neri, Sacerdote, Memoria (bianco)

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Lettura
Il congedo di Gesù avviene in un clima di sofferenza, determinata dal distacco, dalla previsione della passione di Gesù e delle persecuzioni cui la Chiesa sarà esposta, senza dimenticare che la vita di ogni persona deve necessariamente confrontarsi con il mistero della sofferenza. A tutti, ma in modo particolare a quanti si spenderanno per l’annuncio del Vangelo, Gesù dona come chiave di lettura la parabola della donna, che «quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo». Gli Atti degli Apostoli continuano a narrare le fatiche del primo annuncio del Vangelo.
Meditazione
Papa Francesco ha offerto un’efficace attualizzazione di questo brano evangelico quando, il 17 maggio 2014, ha incontrato i membri dell’Associazione Silenziosi Operai della Croce – Centri Volontari della Sofferenza. Il Beato Luigi Novarese aveva fondato questa istituzione per incoraggiare «malati e disabili a valorizzare le loro sofferenze all’interno di un’azione apostolica portata avanti con fede e amore per gli altri». Accogliendo questa intuizione del fondatore, il Papa ha sottolineato che Gesù «ha conosciuto ogni tipo di afflizione», ma con il suo esempio suggerisce che la sofferenza può diventare fonte di grazia e, in definitiva, anche preludio alla serenità e alla gioia. Gesù non ha vissuto il dolore «in maniera passiva, lasciandosi andare con inerzia e rassegnandosi», né tanto meno ha risposto al dolore con «la reazione della ribellione e del rifiuto», ma «ci insegna a vivere il dolore accettando la realtà della vita con fiducia e speranza, mettendo l’amore di Dio e del prossimo anche nella sofferenza», perché «è l’amore che trasforma ogni cosa». I motivi della sofferenza sono diversi, ma per tutti vale la beatitudine per cui sono «beati quelli che sono nel pianto» con la quale Gesù annuncia che il vostro cuore si rallegrerà, quando potrà vedere il bene che scaturisce dalla sofferenza vissuta con amore, perché, dice ancora papa Francesco, «una persona ammalata, disabile può diventare sostegno e luce per altri sofferenti, trasformando così l’ambiente in cui vive». È gioia vera rendersi conto di essere un dono per tutta la Chiesa, perché le proprie sofferenze «da una parte sono scandalo per la fede, ma dall’altra sono verifica della fede, segno che Dio è Amore, è fedele, è misericordioso, è consolatore».
Preghiera
Signore, ogni giorno ci troviamo di fronte il mistero della sofferenza. Insegnaci a trovare conforto in te, e nella testimonianza di tanti fratelli che portano la loro croce con amore e serenità. Sostieni la nostra debolezza, e donaci quella gioia che subentra alla tristezza, e che nessuno ci potrà togliere.
Agire
Tra le difficoltà e i dispiaceri, penserò che nei disegni della Divina Provvidenza ogni cosa ha un senso, che a suo tempo potremo comprendere.
Meditazione del giorno a cura di Mons. Francesco Guido Ravinale, Vescovo di Asti, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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