Amleto, contadino saggio e gran lavoratore, ogni anno coltiva un’estensione considerevole di terreno a fagioli. Aveva un nipote appena laureato in agraria, desideroso di insegnare allo zio verificando sul campo tutte le novità degli studi conclusi da poco.
Poiché la sua specializzazione verteva sulla irrigazione “profonda”…volle sperimentarla immediatamente, per la prima volta nel campo dello zio.
Amleto, il nipote, era orgoglioso dello zio, ma non meno fiero del nipote si mostrava lo zio. Chissà che fagioli quest’anno! – scherzosamente buttava Amleto.
L’irrigazione profonda rigorosamente parte per i fagioli debitamente piantati come ogni anno. Gli occhi dei due sperimentatori erano ovviamente puntati sul campo…
Ma, passato il tempo normale dalla semina, non si vede spuntare nulla. Attesa paziente che l’esperto in agraria spiegava con ragionamenti che lo zio inesperto fingeva di capire, ma proprio gli erano astrusi.
Morale della favola, i fagioli, né dopo un mese, né dopo due, manifestano vitalità. Perché?
L’irrigazione era talmente profonda che non raggiungere il livello dei fagioli. L’esperimento non aveva funzionato.
Amleto e l’agrario optarono decisamente per la semplicità della normale irrigazione. E conclusero che nemica della vita e del suo sviluppo non è solo la superficialità, ma è anche l’eccessiva, presuntuosa e sterile profondità.
Quanta ignoranza – è stato scritto – può nascondersi nella vuoto d’una presunta cultura; ma quale vera e profonda cultura può irrigare la vita dei semplici a cui Dio può e intende unicamente rivelarsi.
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Fontanella / Pixabay CC0 - Stux, Public Domain
Irrigazione profonda
“Pillola quotidiana” di padre Andrea Panont