“Il mondo deve fermare i signori della guerra. Perché a farne le spese sono sempre gli ultimi, gli inermi”. Così Papa Francesco, in un’intervista al quotidiano La Repubblica. Egli chiede più pace per un mondo “sottomesso ai trafficanti di armi che guadagnano con il sangue degli uomini e delle donne”.
Il Pontefice torna poi sul concetto di “guerra mondiale a pezzi”, che si sta svolgendo oggi sullo scacchiere geopolitico. Essa si snoda – ha spiegato – attraverso una spirale di rappresaglie che sembra interminabile. Secondo lui però “la violenza non è la cura” e rispondere alla violenza con la violenza “conduce a migrazioni forzate e a immani sofferenze” togliendo risorse ai più bisognosi e portando addirittura “alla morte, fisica e spirituale, di molti , se non di tutti”.
Nell’intervista Francesco ha parlato anche della sua visita di oggi al carcere di Paliano. Ha ricordato che siamo tutti “peccatori” ed anche “prigionieri”, magari “della cella dell’individualismo e dell’autosufficienza”. Infine un avvertimento: “Puntare il dito contro qualcuno che ha sbagliato non può diventare un alibi per nascondere le proprie contraddizioni”.
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Francesco: "Il mondo deve fermare i signori della guerra"
In un’intervista a “Repubblica”, il Papa parla anche di carcere sottolineando: “Siamo tutti peccatori e prigionieri, della cella dell’individualismo”