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Noi ti lapidiamo – Meditazione quotidiana

Meditazione quotidiana della Parola di Dio

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Lettura
Non si giunge alla fede illuminati da una luce qualsiasi, adatta a soddisfare l’intelligenza; la fede in Gesù, Figlio di Dio, è l’unica luce che consente di sapere e conoscere. Nella Veglia di Pasqua, la Chiesa ci annuncerà “Cristo luce del mondo”. Prepariamoci a questo annuncio pasquale spegnendo ogni luce artificiale, affinché Cristo rischiari le tenebre e riscaldi i cuori.
Meditazione
A noi, che ci nutriamo del Corpo e Sangue di Cristo in questa liturgia eucaristica, sembra quasi impossibile accettare che qualcuno possa accusare Gesù di essere un bestemmiatore. Eppure, i nemici di Cristo si ingegnano per cercare un pretesto per poterlo uccidere e liberare la loro strada da questa scomoda presenza. Se riflettiamo bene, però, anche noi a volte cerchiamo un pretesto – potremmo dire, anche, una furberia – per schivare l’impegnativa presenza di Cristo sulla nostra strada. Ciò che è grave, è che lo allontaniamo – come i nemici di Gesù, che lo giudicano pur avendo di fronte a sé la bontà delle sue opere – nonostante i benefici che Egli continua ad elargire nella nostra esistenza. La croce di Cristo è il segno tangibile del nostro atteggiamento pusillanime e non veritiero che si fonda più sulle nostre opere che su quelle di Dio. Oggi la liturgia ci invita a porre rimedio a questo nostro scoraggiante atteggiamento e a riprendere la via della verità, lasciandoci giudicare e guarire dalle opere che Cristo ha compiuto, prime fra tutte quella della istituzione dell’Eucaristia, segno tangibile della Misericordia di Dio per il nostro peccato. Abbiamo bisogno di convertirci alla luce della Rivelazione, per predicare il vero Cristo al mondo, e non per imporre al mondo la nostra visione dell’esistenza. Dobbiamo scegliere: continuare sulla strada di false certezze, oppure far diventare quotidiana, quindi familiare, l’opera di redenzione che il Padre compie per mezzo del Figlio suo, per sostenerci e guidarci nel cammino verso la Pasqua di risurrezione. Alla celebrazione della Pasqua il battezzato non vi capita per caso, ma in virtù della libera scelta di “essere di Cristo”. Non come un aggregato, ma come un generato. Dobbiamo acquisire l’abitudine ad una nuova identità: costruttori della storia in Cristo.
Preghiera:
O Padre di infinita bontà, accogli il pentimento del nostro cuore per tutte le volte che abbiamo cercato di mascherare al mondo il vero volto del Figlio tuo con il nostro egoismo. Apri la nostra mente e illumina i nostri occhi perché, contemplando il vero volto di Cristo, abbandoniamo l’abitudine di cercare pretesti per sminuirne la presenza.
Agire:
Dedichiamo del tempo alla preghiera, chiedendo a Dio che ci consenta di trovare un padre spirituale con cui possiamo discutere la nostra visione di Gesù, e purificarla alla luce della Parola.

Meditazione del giorno a cura di Don Emilio Bettini, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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