Lettura
«Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non divenga però un pretesto per la carne; mediante l’amore siate invece a servizio gli uni degli altri» (Gal 5,13).
Meditazione
“L’uomo crede di volere la libertà. In realtà ne ha una grande paura. Perché? Perché la libertà lo obbliga a prendere delle decisioni, e le decisioni comportano rischi” (Erich Fromm). Questa frase di Fromm ben sintetizza la situazione che Gesù indica nel suo scontro con i Giudei: vogliamo la libertà, anzi, lottiamo per la libertà. Ma poi che succede? Siamo in grado da soli di sopportarne la responsabilità? La nostra condizione di peccato ci suggerisce che la risposta corretta è: no! Da soli non siamo in grado di gestire la nostra libertà, a volte conquistata con il sacrificio di molti. Ripetiamo spesso la frase di Gesù: “la verità vi farà liberi”; ma altrettanto spesso il vero senso di questa rivelazione ci sfugge, e tutto si riduce a un mero slogan. Perché tra desiderio e realtà c’è questo abisso incolmabile? Perché è sbagliato il nostro rapporto con la verità. Come succede nell’episodio raccontato da Giovanni nella liturgia di oggi, siamo più propensi a costruire una nostra verità, mentre ci lasciamo sfuggire quella Verità che ci ha incontrato nella storia, perché Essa non ha il compito di compiacerci ma di smuoverci dalle nostre convinzioni puramente umane. Seguire la Verità significa entrare nell’ottica di Dio, il quale manifesta la sua onnipotenza non con l’esercizio di un potere divino che schiaccerebbe l’uomo, ma abbracciando il fallimento della croce. Dobbiamo disporci ad accettare il fatto che, per essere veramente liberi, la Verità cambi le strade che stiamo percorrendo mostrandoci un volto che nessuno si aspetta di dover contemplare: «Corro sulla via dei tuoi comandi, perché hai allargato il mio cuore» (Sal 119,32). In fondo, il volto tumefatto e sanguinante del Cristo morente è conservato nello stesso volto glorioso e luminoso del Cristo risorto. Impariamo a rispettare la condizione principale di quella verità che ci farà liberi: «non sia fatta la mia, ma la tua volontà» (Lc 22,42).
Preghiera:
Dio onnipotente ed eterno, donaci la forza di correre per la via dei tuoi comandi, perché tu, per mezzo del Figlio tuo hai allargato il nostro cuore. Rendici docili ai tuoi insegnamenti e donaci la grazia di poterli mettere in pratica ogni giorno della nostra vita, a lode e onore del tuo nome.
Agire:
Per imparare ad accogliere la volontà di Dio, da oggi mi metterò alla scuola di Maria, vera e prima discepola di Cristo, recitando con calma il Santo Rosario.
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La verità vi farà liberi – Meditazione quotidiana
Meditazione quotidiana della Parola di Dio