Daily meditation on the Gospel

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Sei guarito! Non peccare più! — Meditazione quotidiana

Meditazione della Parola di Dio di Martedì 28 Marzo 2017

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Lettura
I pagani sembrano più liberi dei giudei: non hanno il problema del sabato, e quindi con loro Gesù non ha restrizioni o giorni proibiti. Ma la libertà non è l’affrancamento da un comandamento, quanto piuttosto la sua interiorizzazione. Quelle che, dopo il segno sul paralitico, appariranno come polemiche tra Gesù e i giudei sono al contrario la manifestazione di una premura verso di loro, per una presa di coscienza di una libertà molto diversa. Da tanti malintesi dovranno poi liberarsi i pagani, ad esempio dalla loro esagerata fiducia nella sapienza umana. Gran parte delle lettere di san Paolo saranno occupate da questa complessa elaborazione.
Meditazione
Il paralitico guarito comincia a curarsi camminando. Gesù gli fa capire che questo è segno di un altro sblocco: quello che lo farà camminare lontano dal peccato. La vera guarigione è il perdono, la cura è la presa di coscienza che il peggio può ancora venire, se non si fa qualcosa. «Tutta la nostra esistenza, non solo nel momento sacramentale, deve essere impegnata a ripulire il mondo e noi stessi dal peccato. In questo consiste la vera promozione dell’uomo. Si tratta infatti di redimere un essere umano che, in realtà, si trova in una situazione di contaminazione» (F. Rossi De Gasperis). Viene da chiedersi quale sarà mai il peccato dell’uomo guarito! Ha trascorso lunghi anni impedito dal suo male, avrà avuto ben poche occasioni di peccare. Queste sono razionalizzazioni che bisogna proprio evitare quando si parla del peccato. Innanzitutto, questo è sconosciuto prima di tutto a colui che lo compie; abbiamo certo coscienza di colpe e qualche riferimento sul bene e sul male, ma la profondità di ciò che oppone a Dio e separa dagli altri resta sconosciuta, senza la luce della grazia. Ma, soprattutto, Gesù mette l’uomo in guardia perché sta per scatenarsi la tempesta delle polemiche e potrebbe non reggere all’urto, quindi peccare. Massimo Recalcati parla di violenza del simbolo, quando cioè si agisce sul complesso universo dei significati per infrangerlo e così si lascia la persona priva di punti di riferimento. Il simbolo fecondo e salvifico del sabato viene usato come clava, contro l’uomo e contro Gesù. L’uomo che ha riassaporato la gioia di sentirsi persona e vuole camminare tra persone, viene gettato in un mondo di cose, dove perfino il comandamento di Dio per l’uomo è rivolto contro l’uomo. Ma ora tocca a Gesù prendere le redini.
Preghiera
Padre, desideriamo guarire, ma non ci lasciamo immergere nell’acqua viva che esce dal Cuore di Gesù. Restiamo immobili, passivi, il fiume della vita ci scorre davanti e noi non facciamo nulla, neanche il piccolo sforzo di pregare, il tentativo di guardare a te per chiedere. Ma tu sei sempre con noi.
Agire
Una buona iniziativa sarà oggi rinnovare le promesse battesimali: si può trovare il Rito su qualche sito internet cattolico.
Meditazione del giorno a cura di don Marco Simbola, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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