Foto: El País

Il Papa parla a "Die Zeit" di celibato dei preti, crisi di fede, prossimi viaggi…

“Sono un uomo che fa quello che può”, ammette Francesco nell’intervista al settimanale tedesco

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Il “celibato opzionale” di uomini sposati, la crisi di fede, i futuri viaggi apostolici: Papa Francesco evoca tutte queste questioni in un’intervista pubblicata oggi, 9 marzo 2017, sul settimanale tedesco Die Zeit. La Radio Vaticana ha proposto stralci del testo.

Il Papa afferma: “Non mi sento un uomo eccezionale (…) “sono un peccatore”, “un uomo che fa quello che può”, “comune”.

il “celibato opzionale” e i viri probati

Il Vescovo di Roma ha parlato della mancanza di vocazioni, definito un problema che la Chiesa deve risolvere.”Se mancano le vocazioni sacerdotali – rileva – è perché manca la preghiera. C’è anche il problema della bassa natalità. Inoltre è importante il lavoro con i giovani, ma non bisogna cadere nel proselitismo: è importante infatti anche una selezione, perché se non c’è una vera vocazione poi sarà il popolo a soffrire”.

Il “celibato opzionale”, cioè lasciato alla libera scelta, secondo lui “non è la soluzione”. Mentre definisce la questione dei “viri probati” – l’ordinazione di uomini sposati – una possibilità. Sottolinea però che andrebbero poi precisati i compiti che possono assumere per le “comunità isolate”.

I prossimi viaggi apostolici

Nel corso del colloquio, il Papa elenca i prossimi viaggi apostolici previsti: conferma quelli in India, Bangladesh, Colombia e Fatima. Come già ha espresso durante la sua visita nella chiesa anglicana di Roma, ha detto poi che gli piacerebbe andare in Sud Sudan, anche se è difficile. Allo studio anche un viaggio in Egitto.

Erano in programma anche i due viaggi in Congo, ma non crede di poter andare. Così come in Russia, perché dovrebbe poi recarsi anche in Ucraina.

Alla domanda circa la crisi di fede, il Papa ha sottolineato che “la fede non è un dato di fatto”, ma “un dono” e che “la crisi è parte della vita di fede.” Così “una fede che non entra in crisi per crescere”, di solito “rimane infantile”.

Ha poi detto di recitare la preghiera di San Tommaso Moro per avere la grazia del “senso dell’umorismo”. Riguardo ad alcuni manifesti affissi a Roma con accuse nei suoi confronti, il Papa ha risposto che il romanesco “era bellissimo”.

Per quanto riguarda la recente crisi tra la Santa Sede e l’Ordine di Malta, Papa Francesco ha detto di voler risolvere i problemi. “Ecco perché – le sue parole – ho nominato un delegato capace di sistemare le cose, una persona ‘con un carisma che non ha il cardinale Burke’”. Il nuovo delegato l’arcivescovo Angelo Becciu, sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato vaticana.

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ZENIT Staff

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