Lettura
Il Vangelo di oggi ci riferisce l’incontro con l’uomo ricco, che chiede a Gesù come fare per raggiungere la vita eterna, e la successiva ammonizione di Gesù che avverte sul pericolo rappresentato dalle ricchezze. L’uomo ricco, infatti, non accoglie la proposta del Maestro perché “possedeva molti beni”. Una persona ricca è forte della sicurezza che gli viene dai suoi beni. Ha perciò difficoltà ad aprire la mano, e a lasciar andare questa sicurezza. Una persona povera non conosce tale limite. Ma ci possono essere poveri che hanno la mentalità dei ricchi; e allora il desiderio delle ricchezze crea in loro dipendenza, e fa sì che anch’essi diventino schiavi della ricchezza attraverso l’invidia.
Meditazione
Un uomo si presenta a Gesù e gli chiede: «Maestro buono, cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Matteo ci dice che si trattava di un giovane, e che Gesù gli risponde freddamente: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono se non Dio solo!». Gesù distoglie l’attenzione da sé per portarla verso Dio, poiché ciò che importa è fare la volontà di Dio. Poi, il Maestro afferma: «Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”». Il giovane aveva chiesto cosa dovesse fare per avere la vita eterna, e Gesù qui non menziona i primi tre comandamenti che spiegano la nostra relazione con Dio. Ricorda solo quelli che indicano un rispetto per la vita insieme agli altri. Gesù sembra voler sottolineare che riusciamo a stare bene con Dio solo se sappiamo stare bene con il prossimo. La via per giungere a Dio è dunque il “prossimo”. Il giovane voleva sapere qual era il cammino della vita, e Gesù lo rimanda ai comandamenti, che egli sì osserva, ma senza sapere a cosa servono: la sua era solo un’abitudine. Alla risposta del giovane, «Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: “Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Qui Gesù sa di chiedere molto, ma lo chiede con molto amore. Il giovane non accetta la proposta di Gesù e se ne va triste, “perché era molto ricco”. Gesù commenta la scelta del giovane ricco e ci regala un saggio detto popolare del tempo: «È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». I discepoli sono presi da stupore e sconforto, ma il Maestro è subito pronto a rassicurarli e a rimettere tutto all’amore del Padre, e che tutto può per chi confida in esso.
Preghiera
O Signore, dammi la forza e l’intelligenza per capire che sei tu la vera mia ricchezza, e insegnami ad usare sapientemente i beni di questo mondo.
Agire
Oggi non spreco il cibo superfluo.
Meditazione del giorno a cura di don Donatello Camilli, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it
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La ricchezza e la scelta — Meditazione quotidiana
Meditazione della Parola di Dio di Lunedì 27 Febbraio – Feria della VIII del Tempo Ordinario